Borsa e mercati

Siamo in recessione tecnica, come la prenderanno i mercati?

Secondo i mercati la FED è in modalità “wait and see” e non dovrebbe aumentare ulteriormente i tassi di interesse, mentre la BCE è attesa alzare di 25 bp i tassi di riferimento portandoli al 4%

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Settimana positiva per gli indici principali con in testa il FTSE MIB (+2,2%), rappresentativo dei maggiori titoli Italiani. Non c’è stato tuttavia il rialzo di un settore particolare, come notiamo dai migliori 5 titoli, così come dall’altra parte non c’è stato un settore particolarmente penalizzato. Tra i maggiori rialzi della settimana con il 5,2% troviamo STM, sulla scia dell’aumento della domanda di chip derivante soprattutto dall’atteso incremento dell’uso dell’intelligenza artificiale. Maggiore ribasso per Nexi: i debiti finanziari lordi della società, pari a 6,97 bn a fine 2022 (5,4 bn netti), continuano a piacere poco agli investitori, soprattutto in un momento di tassi crescenti. Indice delle società Star e Euronext growth poco mossi, in attesa di meglio capire che cosa faranno le banche centrali la prossima settimana.

Settimana attendista quella che si prospetta sui mercati. Almeno fino a quando le due banche centrali non decideranno il da farsi nelle prossime riunioni del 14 (FED) e 15 (BCE) prossimi. Secondo i mercati, la FED è in modalità “wait and see”, il che significa che non dovrebbe aumentare ulteriormente i tassi di interesse, mentre la BCE è attesa alzare di 25 bp i tassi di riferimento portandoli al 4%, dando così un preciso segnale agli investitori: la stabilità dei prezzi continua ad essere prioritaria, anche a scapito della crescita economica (che tra l’altro non rientra tra gli obiettivi della BCE). Crescita che, come i recenti dati hanno mostrato, è negativa: siamo in recessione. Tecnica finchè vogliamo, ma recessione. Come la prenderanno i mercati? Di norma tendono ad anticipare le tendenze. In altre parole potrebbero anche cominciare a scontare una riduzione dei tassi che stimoli l’economia. Difficile però che prima del 2024 i tassi in Europa possano scendere, anche perché l’inflazione rimane elevata e ancora ben lontana dall’obiettivo del 2%. Settimana che si apre dunque all’insegna dell’incertezza e della volatilità con scambi che si preannunciano bassi, almeno fino alle riunioni.

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