La Borsa festeggia E' forse colpa del Cav?

Converrebbe lasciare in pace la Borsa. Ieri Piazza Affari è salita del 3 per cento. In linea con tutti i mercati europei. Si potrebbe dire che ieri sono stati creati una decina di miliardi di euro. Con la stessa superficialità con cui, quando le Borse perdono, noi si scrive che sono stati bruciati i medesimi miliardi. Si scrive male sia nell’un caso sia nell’altro. Le perdite e i guadagni si fanno solo quando si vendono i propri titoli o si realizzano le proprie plusvalenze.
Ancora più assurdo, come taluni ossessivamente hanno fatto in questi giorni, è legare l’andamento della piccola Borsa italiana ai pasticci finanziari del governo. Per criticare le manovre della maggioranza, basta analizzarle.

Dove sono finiti tutti quei commentatori che minacciavano il duro giudizio dei mercati sul tira e molla della manovra estiva? Oggi dovrebbero scrivere che la Borsa ha brindato, con il suo sontuoso balzo del 3 per cento. Dovrebbero dire che ai mercati evidentemente piacciono i casini della maggioranza e le incertezze sulle misure da adottare. Sarebbe ridicolo, così come lo è attribuire al governo italiano la crisi finanziaria mondiale.

Purtroppo per noi, le Borse salgono e scendono in funzione delle aspettative che esse si fanno sulla futura crescita economica del pianeta. Sono crollate quest’estate per il rischio recessione. Hanno esultato ieri per un barlume di luce in fondo al tunnel. Per una volta il Cav non c’entra.