Borse di studio intitolate a Neda Oxford nel mirino degli ayatollah

L’ambasciata iraniana a Londra ha inviato una lettera di protesta all’Università di Oxford, dopo che al Queen’s College, istituto affiliato all’ateneo, è stato presentato un bando per borse di studio in filosofia intitolate a Neda Aqa Soltan, la giovane iraniana uccisa a giugno a Teheran durante le proteste post-elettorali. Nella lettera, ha rivelato il servizio in farsi della «Bbc», l’ambasciata esprime il proprio disappunto per la scelta del Queen’s College e chiede all’Università di non interferire nelle questioni interne iraniane. La decisione di intitolare una borsa di studio a Neda, secondo Teheran, è un gesto politico palesemente ostile alla Repubblica Islamica: «Neda è morta in circostanze poco chiare e il suo caso non è stato ancora risolto dalle autorità, pertanto sarebbe meglio se l’Oxford University, per preservare il proprio prestigio scientifico, evitasse di dare vita a simili malintesi, poco costruttivi per i rapporti tra Iran e Gran Bretagna».
Il bando per le borse di studio intitolate a Neda sono finanziate con il contributo di diversi donatori. La prima è stata vinta da una studentessa di origini iraniane.

Ed è stata proprio questa notizia a suscitare la reazione iraniana. Neda, studentessa 27enne di filosofia, è stata uccisa il 20 giugno da un colpo d’arma da fuoco che l’ha raggiunta in una delle strade di Teheran durante le proteste post-elettorali.

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