Bossi: «I magistrati hanno esagerato Errori superficiali»

Il pasticciaccio delle liste non avrà ripercussioni sull’esito del voto. Alla fine la gente che ha scelto nel 2008 Silvio Berlusconi e il Pdl, continuerà a dargli fiducia. Perché «la confusione che si è creata non sarà determinante, e la gente voterà con la solita saggezza».
È un Umberto Bossi rassicurante quello che da Genova, dove ha partecipato a una manifestazione elettorale parla al popolo del centrodestra: per ridimensionare il pastrocchio delle liste in Lazio e in Lombardia; per difendere il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dagli attacchi di Idv; per tirare una stoccata ai magistrati, troppo fiscali nell’escludere per errori superficiali il principale partito; e per rivendicare, anche, con un pizzico di orgoglio, l’organizzazione e le capacità del Carroccio che, scommette, vincerà in Lombardia, andrà bene in Piemonte e darà anche un’ottima mano al centrodestra in Liguria: «Le forze popolari – ha detto il Senatùr – spesso sono più intelligenti di quanto si creda. La piccola Lega è diventata una forza politica dal nulla. Gli altri non sono capaci neppure di preparare le liste...».
Il ministro delle Riforme ha difeso il presidente Napolitano: «Il capo dello Stato è stato molto equilibrato. Ogni giorno che passa, vicenda dopo vicenda, Napolitano si dimostra un ottimo presidente della Repubblica. Di Pietro - ha aggiunto riferendosi alla richiesta di impeachment paventata dai dipietristi – non ha niente da fare, sta sempre a fare quelle robe lì». Il leader della Lega ha spiegato che il Pdl, con il decreto interpretativo, ha seguito le indicazioni del capo dello Stato: «Abbiamo seguito il consiglio di Napolitano di non cambiare i termini sulla data delle elezioni. Il decreto lascia praticamente intatta la legge, ma dà un’interpretazione senza tanta confusione».
Un’interpretazione necessaria, anche perché, secondo il Senatùr, «la magistratura ha esagerato. Non si può arrivare al punto di escludere partiti fondamentali per errori superficiali». Comunque il danno non sarà grave: «Chi non ha i voti, la sinistra, cercherà di sfruttarlo inventando cose inesistenti come l’impeachment. Il problema è che non si potevano fare le elezioni lasciando fuori due regioni».

Secondo Bossi è una «strumentalizzazione» il manifesto affisso a Roma che recita: «Ma se non sanno neppure presentare la propria lista come fanno a dirigere le regioni?». «Se un partito dà sicurezza a livello nazionale – assicura il leader del Carroccio – la dà anche a livello regionale».

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