La Bp riesce a tappare il pozzo

WashingtonCi sono voluti 106 giorni ma alla fine, apparentemente, ce l’ hanno fatta. L’operazione «Static Kill» è andata a buon fine. Il pozzo di Macondo nel Golfo del Messico, 52 miglia al largo di Venice, in Louisiana, da dove dal 20 aprile sarebbero fuoriusciti più di 5 milioni di barili di petrolio, è stato tappato con un’iniezione di un composto di cemento e fango.
«Si tratta di una pietra miliare - ha detto la portavoce della Bp, Sheila Williams - un passo in avanti verso la chiusura definitive del pozzo». L’operazione, ha poi spiegato, è iniziata martedì sera ed è durata otto ore. Per alcuni giorni il pozzo sarà tenuto sotto controllo per assicurare che la pressione resti stabile ed eventualmente intervenire con nuove iniezioni di fango e cemento se fosse necessario. Entro la fine di agosto, i tecnici potrebbero decidere di passare alla nuova fase saldando definitivamente il pozzo.
La lunga battaglia per fermare il flusso di petrolio nel Golfo del Messico «sta finalmente volgendo al termine»: così il presidente americano Barack Obama ha commentato le notizie in arrivo dal pozzo della Bp, all’inizio di un discorso dedicato ai temi economici. Definita senza tema di smentita il peggior disastro ambientale avvenuto negli Stati Uniti, l’esplosione della piattaforma Deep Water Horizon ha causato, oltre alla morte di undici persone, l’inquinamento delle coste del Golfo del Messico e la perdita del lavoro di buona parte della popolazione locale, pescatori e albergatori. La Bp, il cui amministratore delegato Tony Hayward ha recentemente dato le dimissioni, ha messo a disposizione delle vittime della tragedia ecologica un fondo di 20 miliardi di dollari.
Sul fronte della pulizia del Golfo, secondo gli esperti americani il 75% del petrolio fuoriuscito sarebbe già stato recuperato dalle navi container con apparecchiature per il pompaggio nelle stive o eliminato naturalmente con l’evaporazione. Mentre tutti tirano un sospiro di sollievo, gli ambientalisti sono scatenati contro la Bp per via dei 6,6 milioni di litri di liquido disperdente usato per sciogliere il greggio. Per il centro di ricerca Mote Marine Laboratory in Summerland Key, Florida, il Cirexit 9500A usato blocca lo spostamento delle larve del corallo Mustrad Hill verso la superficie del mare dove finiscono la loro maturazione: questi microorganismi galleggiano nelle acque prima di attaccarsi a superfici solide.

Una colonia di corallo impiega cento anni a svilupparsi, i danni causati dalla soluzione potrebbero cancellare la possibilità di nuovi banchi nella zona. Studi preliminari avevano però definito il Cirexit 9500A non tossico per organismi marini.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica