Il Brescia col Cesena cerca idee, gol e punti per la promozione

Quella di stasera contro il Cesena, alle 20,45 al Rigamonti, 31° turno di B, sarà per il Brescia una notturna che potrebbe davvero lasciare il segno e disegnare un futuro roseo. Mancano 12 partite alla fine del campionato cadetto e, per questi ultimi impegni, il groppone delle pretendenti alla promozione incomincia a sfoltirsi. Si stanno perdendo per strada Ancona, Modena ed Empoli, il Brescia no, resiste. Anzi mostra evidenti segni di miglioramento e una invidiabile freschezza fisica. La capolista Lecce è avanti di quattro punti a quota 52, mentre a 49 c’è il Sassuolo (che ospita l’Albinoleffe) e a 48 punti se la giocano Cesena, Grosseto e, appunto, il Brescia. La zona playoff è stata agguantata dopo una bella rincorsa, malgrado i recenti ruzzoloni in casa col Grosseto e a Vicenza, ma l’ambizione è quella di conquistare almeno il secondo posto che dà diritto all’automatica promozione in serie A.
«Un passo per volta, pensiamo a ogni partita come se fosse il traguardo finale: da vincere, senza fare calcoli o previsioni sui nostri diretti concorrenti», afferma il saggio tecnico Beppe Inchini. Che, malgrado il successo di sabato scorso a Gallipoli abbia ridato fiato e fiducia ai bresciani, ha qualcosa da dire alla squadra: «Non è stata davvero una delle nostre migliori esibizioni. Ed è importante che arrivino anche i gol degli altri (Cordova e Dallamano hanno risolto la partita con i pugliesi, ndr), perché non possono sempre segnare i soliti Caracciolo e Possanzini. Non è stata certo una gara facile, abbiamo giocato così così ma anche l’arbitro Ciampi ci ha messo del suo e non ci ha davvero aiutati». Salvo poi chiudere con una onesta ammissione: «Giocando meglio a volte abbiamo perso e ci sta anche che adesso vinciamo dopo una prestazione in parte negativa. Significa che la fortuna sta girando e che adesso è la volta del Brescia».
Certo che la fortuna bisogna anche meritarsela e questo Brescia sente di essere in credito. In particolare deve risvegliarsi Caracciolo che, da quando tre settimane fa è stato gelato dai gol di Pinella nello scontro diretto tra i bomber del campionato, non è più riuscito a segnare. E i gol dell’Airone pesano, eccome e sono indispensabili per tenere il Brescia a livello del Lecce e per riagguantare quel passaggio in A che manca da quattro stagioni.
Contro i romagnoli, privi di Piangerelli, dello squalificato Petras e con Colucci in forse, Iachini presenterà un Brescia d’attacco, anche perché la difesa appare come il reparto più in sofferenza.

Senza Paghera e Saumel (rientro però vicino), ma con Martinez quasi totalmente recuperato dopo il fastidio muscolare avvertito al risveglio sabato scorso che lo ha relegato in tribuna col Gallipoli. È importante il recupero del difensore della Costa Rica anche in considerazione del fatto che Marco non è ancora al 100% della condizione. Più abbondanza e freschezza a centrocampo dove Inchini ritrova Rispoli.

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