Cronaca locale

Brindisi per il tram 16 che torna a tre carrozze

Passeggeri e autisti festeggiano insieme il debutto delle nuove vetture. Esulta il comitato: «Atm ha rispettato il patto sottoscritto a giugno»

Roberto Bonizzi

In alto i calici. Passeggeri e autisti hanno festeggiato così ieri, alle 11.45 in piazzale Segesta, il ritorno della terza carrozza sul tram numero 16. I milanesi che utilizzano la linea Atm che va da Monte Velino a San Siro hanno esultato soddisfatti per la promessa mantenuta. «L’azienda dei trasporti ha rispettato l’accordo sottoscritto con il comitato il 20 giugno scorso» si legge nei volantini distribuiti al banchetto allestito dal gruppo di cittadini, chiamato «Comitato del tram 16», che da quasi un anno aveva iniziato la battaglia per ottenere una carrozza in più.
I problemi erano cominciati nel 2003, quando l’Atm aveva sostituito i tram della linea 16, con «vecchi mezzi a due casse risalenti al 1928, dotati di una sola obliteratrice» dicono dal comitato. E dal novembre scorso i viaggiatori della linea piazzale Segesta-piazzale Axum si sono organizzati tentando tutte le iniziative possibili per convincere l’azienda di via Monte Rosa a cambiare. Tremila firme raccolte, presidi e manifestazioni, puntuali il 16 di ogni mese, davanti alla sede Atm, a Palazzo Marino, persino sotto casa di alcuni dirigenti della Spa dei trasporti milanesi. Dopo tante «dimostrazioni di dissenso» è arrivato il sospirato accordo, firmato il 20 giugno, in cui l’Atm si impegnava a rimettere in servizio, proprio dal lunedì 5 settembre, i mezzi a tre casse, con obliteratrici a tutti gli ingressi.
«Ancora una volta abbiamo dimostrato che la lotta paga» dice Giorgio Ortolani, coordinatore responsabile della zona e presidente del comitato del tram 16. «Oggi - festeggia Antonio Amoruso, uno dei partecipanti alle iniziative - respiriamo una boccata d’aria dopo mesi di battaglia. Il tram, soprattutto di mattina era affollato di anziani, studenti, lavoratori. Diventava difficile viaggiare con le carrozze strapiene». Soddisfazione per tutti. «Una volta tanto - prosegue Ortolani - l’Atm ha mantenuto la promessa». Ma ancora qualche richiesta all’azienda. «Rimangono problemi su tutte le linee - aggiunge il presidente del comitato -.

Come quello delle banchine, spesso assenti, soprattutto in periferia».

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