«Buco» di 600 posti negli asili nido

Stefania Antonetti

Suona la campanella nei 32 asili nido e nelle 53 scuole dell'infanzia del comune di Genova che hanno già aperto i battenti e ripreso le loro attività. In occasione della riapertura delle scuole, Andrea Sassano, l'assessore ai Servizi Educativi ed Istituzioni Scolastiche, ieri ha presentato a Palazzo Tursi con dati alla mano, il programma educativo indicando gli obiettivi, le esperienze e le attività didattiche che saranno proposte durante l'anno.
I dati confermano in città 32 asili nido comunali (più uno in convenzione) con la disponibilità di 1433 posti (pari al 13 per cento della richiesta); sono inoltre compresi 5 sezioni di raccordo per bambini da 24 a 36 mesi, 2 tempi e spazi e un centro giochi, 6 aree giochi e un Centro Quartiere Diamante per complessivi 302 iscritti. I servizi privati coprono invece il 7,9 per cento con una disponibilità di 1082 posti.
Un bambino su quattro negli asili nido è straniero e uno su tre è esente dal pagamento della quota fissa mensile e della quota pasto. Non dichiarata ma implicita è anche quest'anno la clausola secondo la quale i nomadi non pagano nessuna delle rette previste.
«Accanto ai servizi comunali - dichiara Sassano -, l'amministrazione ha avviato un progetto di sostegno all'accreditamento dei servizi del privato per la primissima infanzia, per ampliare l'offerta educativa a favore di questa fascia d'età garantendo soprattutto il livello di qualità».
L'obiettivo è infatti quello di ridurre di 120 posti la lista d'attesa comunale entro il 2006; la stessa amministrazione garantirebbe poi a questi asili nido «accreditati» finanziamenti in base al numero dei bambini accolti.
«Le zone più sofferenti in città - continua Sassano -, sono il levante, pur essendo forte la presenza di strutture private ma anche il centro storico e il medio ponente, critica è sicuramente la situazione di Pegli e Quinto; dobbiamo riuscire a coprire un "buco" di 600 posti in città, il che richiede tempo e massima attenzione».
Il 20 settembre riprendono inoltre le attività delle 53 scuole dell'infanzia che accoglieranno 4924 piccoli genovesi (22 in meno rispetto allo scorso anno); a queste si aggiungeranno le iniziative di tre laboratori, dei centri estivi per bambini di 3-6 anni e i servizi del centro dell'infanzia del Porto Antico per un totale di 1.795 iscrizioni.
Il Comune ha promosso poi, in collaborazione con la Provincia, un corso di formazione per aspiranti «Baby-sitter» rivolto a trenta disoccupati. È prevista inoltre la nascita di uno spazio ludico-scientifico nella «Città dei Bambini» dedicato ai più piccoli (24/36 mesi) d'intesa con la Costa Edutainment e Consorzio Sociale.
Con la ripresa dell'anno scolastico sarà avviato per tutta la Liguria il servizio di ristorazione scolastica per il quale il Comune ha stanziato 54 milioni di euro nel triennio.
Sono inoltre previsti interventi a sostegno del diritto allo studio attraverso la fornitura gratuita di libri di testo, borse di studio, sostegno agli alunni disabili attraverso il trasporto scolastico, gli ausili e le attrezzature informatiche.
Concludono poi gli interventi di edilizia scolastica e la messa in sicurezza di alcuni edifici, nonché l'apertura della nuova struttura «Il Cembalo» nell'area del Porto Antico, che ospiterà la scuola materna statale di Prè e successivamente anche un asilo nido.


In occasione della riapertura delle scuole, la Fiera di Genova con l'edizione dell'Abc 2005 (dal 23 al 25 novembre) dedicherà un approfondimento sui temi fondamentali che emergono durante l'anno scolastico: tecnologia, disabilità, turismo, ristorazione e orientamento.

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