Buscemi: "Cattelan? Non c'è solo lui Ma ben vengano le sue provocazioni"

L’assessore alla Cultura della Regione Lombardia commenta le polemiche suscitate dalle ultime proposte del controverso artista: "L’arte nasce anche per offrire provocazioni. Quando questo non avverrà più, significherà che vivremo in un mondo tutto omologato"

Buscemi: "Cattelan? Non c'è solo lui 
Ma ben vengano le sue provocazioni"

Milano - Cattelan fa parlare di se anche senza mostrare le sue opere. Ora a suscitare polemiche è una statua di Hitler inginocchiato che chiede perdono.

Buscemi "Cattelan è sicuramente un grande artista, uno dei più quotati, anche se non c’è solo lui mentre ultimamente sembra che non si parli d’altro. La cultura è anche tanto altro". Lo ha detto l’assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Massimo Buscemi, commentando le discussioni e le polemiche di questi giorni, a margine della presentazione di alcune iniziative della Fondazione "I Pomeriggi Musicali".

Funzione dell'arte "L’arte, così come il teatro e il cinema - ha proseguito Buscemi - nasce per rappresentare la realtà ma anche per offrire provocazioni. Quando questo non avverrà più, significherà che vivremo in un mondo in cui tutto sarà piatto, omologato e compresso". "Per questo l’opera di Cattelan che raffigura Hitler in ginocchio che domanda perdono - ha aggiunto l’assessore - rappresenta una provocazione su cui continuare a discutere e che ci costringe a ricordare un periodo storico negativo, forse non ben conosciuto dai giovani.

È necessario che le generazioni future continuino a discutere sulle nefandezze dei dittatori come Hitler o come Stalin e dei milioni di vittime che hanno provocato". "Da questo punto di vista - ha concluso Buscemi - ben vengano provocazioni come quelle di Cattelan, se servono a ricordare e a mantenere vivi ricordi e discussioni su temi fondamentali della nostra storia".

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