Busi all’Isola con licenza di offendere

Due pesi e due misure. Mentre lo scrittore annuncia che avrà libertà di turpiloquio nel programma di Rai2, un concorrente del Gf squalificato dopo una bestemmia. Il dibattito: E' alla frutta - No sarà uno show

Busi all’Isola con licenza di offendere

Certo per l’Isola dei famosi è un bel colpo. Lanciare Aldo Busi, lo scrittore abbonato alla provocazione, nella mischia di soubrettine petulanti e attori bellocci, è una trovata di quelle che danno un colpo di reni a uno show come il reality di Raidue. Rinviato a fine febbraio (il 24), poco dopo la sbornia televisiva di Sanremo e con ancora in corso l’eterno rivale Grande Fratello, quest’anno il programma rischiava di passare inosservato. Invece, l’ideona è arrivata. E la corte serrata attuata da Simona Ventura («circuire» le star è sua specialità), ha convinto lo scrittore a sbarcare in Nicaragua (non più in Honduras) e provare a sopravvivere in un posto selvaggio insieme ad altri naufraghi vip e semi vip. Busi racchiude in sé tutte le qualità che da qualche tempo sono richieste in Tv: brillante, rissoso, gay. Insomma, sarà un esperimento sociologico interessante. Ma anche pericoloso per SuperSimo (abituata a rischiare) e compagni. Perché Busi ha accettato di partecipare solo a condizione che - come lui stesso afferma in un’intervista al Corriere della Sera - «venisse tolta la clausola che gli imponeva di non parlare in modo offensivo di politica e religione». Insomma, libertà di espressione totale, di parolaccia, di bestemmia, di denigrazione. Su un canale della Tv pubblica e in una rete il cui nuovo direttore non ama particolarmente i reality. Certo Busi è persona raffinata e coltissima, però è pure intellettuale abituato a tirar via la pelle agli avversari e a smascherare le ipocrisie. Chissà quando s’incontrerà con Loredana Lecciso, star televisiva per una stagione, che scintille voleranno. Per non parlare di Sandra Milo. Ma si sa, in uno show del genere, più stracci volano, più son contenti autori e dirigenti perché gli ascolti volano. Anzi, se ci scappano le polemiche, le reprimenda indignate delle solite associazioni di categoria in difesa degli spettatori (immancabile il Moige, movimento cattolico), i relativi titoli sui giornali, allora siamo a cavallo: successo assicurato. Lo abbiamo appena visto al Grande Fratello: Massimo Scattarella è stato eliminato per una frase volgare che gli è sfuggita. Una «bestemmiuccia» che lui non ricordava neppure di aver pronunciato, sentita solo dal pubblico del canale digitale dedicato al reality, non come quella plateale che pronunciò Massimo Ceccherini all’Isola. Senza ovviamente voler sminuire la gravità della cosa, ne rileviamo la relativa entità perché quelli del Gieffe ci hanno montato un tale can can che sembrava che il povero Massimo avesse ucciso un altro inquilino della Casa. Attesa di ore per conoscere il verdetto, suspense di durata interminabile, e poi lacrime e disperazione per l’avvenuta esclusione. Insomma, obiettivo raggiunto: record d’ascolti per la puntata di lunedì con quasi il 32 per cento di share e sette milioni e mezzo di spettatori. E, non è finita qui. In un reality monstre che durerà quasi cinque mesi (si finirà a metà marzo) si deve ricamare fino in fondo: Massimo verrà tenuto segregato tutta la settimana e riapparirà lunedì prossimo in puntata per cospargersi ancor più il capo di ceneri.

Cosa che non farebbe mai il ben più solido Aldo Busi in caso di turpiloquio. Lui già mette le mani avanti: «Sono cresciuto nelle osterie. Vengo dal popolo: una parola bellissima». Anche se precisa: «Sono talmente pudico che non bestemmio mai». Ma anche dovesse farlo...

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