C’era la crisi ma a Wall Street guardavano i porno

WashingtonTrentatré dipendenti della Sec (Securities and Exchange Commmission, l' organismo di controllo di Wall Street), uomini pagati per sorvegliare che non vengano commesse truffe nei confronti di ignari investitori, trascorrevano il loro tempo in ufficio a guardare siti pornografici.
Negli ultimi due anni e mezzo, mentre Wall Street crollava e molte persone perdevano in borsa i loro averi, questi trentatré ribaldi scandagliavano per ore e ore siti pornografici tipo «Naughty.com», «Skankwire» e «YouPorn», divertendosi in apparenza un mondo. L’investigazione che ha portato alla scoperta del passatempo preferito dei funzionari della Sec è stata condotta su richiesta del senatore repubblicano dello Iowa Chuck Grassley. I porno dipendenti rappresentano meno dell'un per cento dei 3.500 dipendenti, ma 17 fra i 33 «colpevoli» sono funzionari di alto livello con stipendi che vanno dai 100 ai 222mila dollari l'anno.
«È un comportamento vergognoso - ha commentato l'ex direttore dell’Office of Economics della Us International Trade Commission - che dimostra il totale disprezzo per il contribuente e per il compito loro affidato di monitorare il mercato finanziario in un momento così delicato». da una parte la bufera, dall’altra il silenzio. Dopo che è scoppiato il pandemonio, alla Sec nessuno vuole fare commenti. L’ispettore generale David Kotz si è limitato a parlare di richiami disciplinari ricordando che la direzione considera inappropriato l'uso di risorse del governo fatto dai 33 dipendenti.
Secondo i bene informati non tutti i colpevoli sono stati allontanati dal lavoro. Alcuni se la sono cavata con un paio di settimane di sospensione. Secondo il rapporto che denuncia il comportamento inappropriato dei 33 funzionari uno dei dirigenti dell'ufficio di Washington avrebbe trascorso on line, collegato a siti porno, una media di circa otto ore al giorno scaricando cd e dvd che conservava poi in ufficio in scatole di cartone.
Un'impiegata sarebbe entrata, nel giro di due settimane, 1.800 volte in siti porno e sul disco del suo computer aveva 600 immagini di uomini a gambe all'aria. Un altro contabile ha fatto di meglio. Dopo essersi iscritto come socio di uno dei siti pornografici aveva scaricato sulle pagine dedicate ai fan immagini personali in comportamenti di cui evidentemente si vantava. Il rapporto rivela anche che alcuni di questi funzionari erano riusciti a disattivare, spiegando poi il trucco ai colleghi, il filtro di Google che impediva l'accesso a siti «inappropriati». Per sperimentare questo stratagemma un funzionario ha tentato l'accesso ai siti porno 16mila volte in un solo mese.
La corsa al porno negli uffici della Sec sarebbe cominciata all'inizio del 2008 nei mesi in cui ai funzionari veniva chiesto di tenere gli occhi bene aperti perché il mercato finanziario dava segni di squilibrio ed avrebbe potuto crollare trascinando il paese nella rovina. A crisi finanziaria scongiurata gli sceriffi della Sec non hanno smesso di tentare di farsi passare lo stress da Wall Street col porno. Gli ultimi episodi di collegamento a link discutibili risalgono a quattro settimane fa.


«Questa gente - ha commentato Mike Leahy autore del libro “Porn Nation” è pornodipendente e non smetterà di guardare un certo tipo di materiale solo su semplice richiesta. Qualcuno dovrà letteralmente impedirgli di farlo».

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