Caffarella, anche Loyos scarcerato: "Sono felice"

Il tribunale del riesame di Roma ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare anche per Alexandro Izstoika Loyos. Poco prima delle 18 ha varcato il portone di Regina Coeli: "Sono contento, sto bene"

Caffarella, anche Loyos 
scarcerato: "Sono felice"

Roma - Il tribunale del riesame di Roma ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare per calunnia di Alexandru Isztoika Loyos, il romeno già coinvolto nell’inchiesta sullo stupro avvenuto nel parco della Caffarella, a Roma. I giudici hanno disposto l’immediata remissione in libertà dell’uomo. Il tribunale del riesame, presieduto da Antonio Lo Surdo, nel dispositivo emesso nei confronti del ricorso presentato dal difensore di Isztoika Loyos, dispone l’immediata scarcerazione del romeno "se non detenuto per altra causa".

Il "biondino" torna libero
Per il cosiddetto "biondino" era già stata annullata l’ordinanza di custodia cautelare in merito allo stupro avvenuto al parco della Caffarella il 14 febbraio scorso. Quel provvedimento comprendeva anche Karol Racz, che però rimase in carcere in virtù della violenza sessuale di Primavalle. Successivamente anche quella decisione è stata annullata. Per Isztoika Loyos, dopo l’annullamento per lo stupro di San Valentino, lo stesso giorno la procura aveva emesso un decreto di fermo, poi convalidato dal gip Guglielmo Muntoni.

"Sono felice" Loyos ha lasciato oggi pomeriggio poco prima delle 18 il carcere romano di Regina Coeli dove era detenuto, dopo l’arresto per lo stupro della Caffarella, con l’accusa di calunnia e autocalunnia. La scarcerazione del romeno era stata disposta questa mattina dal tribunale del riesame. Loyos, sorridente e visibilmente commosso, è uscito dalla porta carrabile del carcere romano ed è salito sull’auto delle assistenti del suo avvocato.

A una giornalista romena che gli ha chiesto come stava, Loyos ha risposto: "Bene" e alla domanda "Come sono stati i giorni in carcere?" Loyos, abbassando gli occhi, ha detto: "Così, così". Loyos è uscito portando con sé, in un sacchetto di plastica, le poche cose che aveva in cella. Ha i capelli molto più corti del giorno dell’arresto e indossa la stessa felpa e gli stessi jeans di quel giorno.

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