Calabria, "piccoli" decisivi in un duello sul filo di lana

La Calabria è la regione in cui si registra il minore scarto fra i due schieramenti. Alle elezioni del 2006 il centrosinistra vinse per soli 7mila voti, lo 0,6 per cento. I seggi sono distribuiti così: su 10 totali, 3 sono del Pdl, 5 del Pd, uno dell’Idv e uno dell’Udc. Il premio di maggioranza è di 6 senatori. All’incertezza del risultato fra Pdl e Pd, e quindi su chi si aggiudicherà il premio di maggioranza, si aggiunge l’incognita dei partiti minori.

Dicono infatti i sondaggi che, alle prossime elezioni, sia l’Udc sia la Sinistra arcobaleno potrebbero riuscire a superare la soglia di sbarramento dell’8 per cento. Così, in ballo ci sono da uno a quattro senatori, per entrambi gli schieramenti maggiori, là dove Sinistra arcobaleno e Udc toglierebbero seggi alla coalizione perdente.

I giochi sono tutti aperti, anche perché, come lui stesso ha fatto notare in 20 mesi di governo Prodi, alle scorse elezioni furono gli oltre 50mila voti del potente senatore Pietro Fuda, ex presidente della Provincia di Reggio Calabria, a determinare la vittoria dell’Unione in Calabria. Ma Fuda, un ex di Forza Italia, a queste elezioni non è candidato.

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