Roma

Calano furti e rapine nella capitale ma con l’estate aumenta il pericolo

Entrano in azione durante i periodi di festività e intensificano il loro «lavoro» con l’arrivo della bella stagione. Sono i così detti «topi d’appartamento», i ladri che entrano nelle nostre abitazioni e che spesso non si pongono neanche lo scrupolo di sapere se sono vuote. Secondo i dati forniti dal Viminale, a Roma dal 2007 al 2008 i furti in casa sono diminuiti del 19,12 per cento passando da 7412 a 5995, mentre la rapine in abitazione sono calate del 23,39 per cento passando da 171 a 131.
Le cifre dell’ultimo biennio sono quindi positive, ma dobbiamo considerare che il 2007 era stato l’anno in cui nella capitale si era registrato il maggiore numero di furti e rapine in abitazione. A questo dobbiamo aggiungere la considerazione che molte famiglie non denunciano l’accaduto nella convinzione che i furbi non verranno presi e la refurtiva non verrà recuperata. Ma come fanno i ladri a entrare nelle nostre case? Innanzi tutto prediligono i quartieri tranquilli, con pochi locali e poco movimento: le strade senza traffico sono vie di fuga migliori. Nei condomini senza portiere e con più punti di accesso possono lavorare con più calma, nei giorni antecedenti al furto studiano la zona, i movimenti, le abitudini degli abitanti, la struttura del palazzo. Poi penetrano attraverso locali secondari o autorimesse, si arrampicano sulle tubature esterne, sugli scoli dell’acqua, si calano dai terrazzi condominiali, usano corde, ventose e rampini per scalare improbabili facciate.
Giunti a destinazione rompono vetri e grate, a volte approfittano della disattenzione degli occupanti che dimenticano chiavi nella toppa o finestre aperte. «Il metodo che ultimamente è più utilizzato - spiegano i poliziotti in servizio sulle volanti - è quello di aprire le porte blindate munite di serratura europea staccando l’intero cilindro. Per fare questo si aiutano con un frullino che fa poco rumore e nel giro di venti secondi entrano». Ancora in voga è l’utilizzo del piede di porco per scardinare porte e finestre o piegare grate. Per aprire una finestra basta fare un foro di due centimetri sopra la maniglia, se lasciamo le chiavi nella toppa la porta si apre dall’esterno con una pinzetta da elettricista.
Proteggersi è quindi impossibile? «Purtroppo non esistono abitazioni sicure - spiegano i poliziotti - se i ladri decidono di entrare, entrano senza problemi. I deterrenti come porte blindate, inferriate, allarmi, telecamere o luci che si accendono al passaggio scoraggiano i balordi occasionali perché farebbero rumore e impiegherebbero troppo tempo». Questi ostacoli però non si pongono nei periodi di assenza prolungata degli occupanti.

La scorsa estate in un appartamento della capitale si sono addirittura fermati a mangiare.

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