
Il rossobiancoblù della maglia assomiglia allo scudo, il phisique du role del biondo con la fascia al braccio a quello degli eroi da fumetto: Haaland è il Capitan America della Norvegia, perché ai Mondiali statunitensi i suoi ce li porta caricandoseli sulle spalle, anche nel 5-0 a Israele. Due autoreti, dopo due rigori falliti proprio di Haaland, che però poi fa tripletta: per il capocannoniere delle qualificazioni sono 12 in 6 partite, 51 in 46 apparizioni con una Nazionale alla nona vittoria consecutiva. E far suoi i titoli di una gara giocata anche fuori dal campo, con manifestazioni prima del match e striscioni per richiedere l'esclusione di Israele dal calcio internazionale. Come fatto in settimana anche dalla presidenza della federcalcio norvegese, che ha equiparato la posizione israeliana a quella russa. Un clima trasferitosi all'interno dello stadio con un enorme striscione con la scritta Lasciate vivere i bambini srotolato sugli spalti, da cui è stato espulso anche un attivista pro-Pal.
Nemmeno l'inno israeliano è stato risparmiato poco prima del via, con fischi distintamente evidenti, nonostante la riduzione della capienza dell'Ullevaal Stadion per motivi di sicurezza. Stadio che però poi festeggia il +26 in differenza reti del suo primo posto: contro l'Estonia a novembre, la Norvegia potrà essere certa di andare in Usa.Stefano Arosio