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Scudetto o Champions: dove può arrivare l'Inter di Chivu a fine stagione?

I nerazzurri potrebbero ritrovarsi nella stessa situazione della scorsa stagione, trovandosi in corsa fino alla fine per tutti gli obbiettivi. Cosa fare a quel punto?

Scudetto o Champions: dove può arrivare l'Inter di Chivu a fine stagione?
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L'Inter è ancora lì pronta a giocarsi le sue chance di vittoria in ogni competizione. Un'eventualità che soltanto qualche tifoso molto ottimista avrebbe previsto dopo il finale da incubo della passata stagione e l'approdo in panchina di un tecnico giovane e inesperto come Cristian Chivu. Eppure al netto di sei sconfitte stagionali, i nerazzurri sono in testa alla classifica con uno in punto del Milan e con un piede nelle prime otto di Champions. Al momento sembra difficile fare previsioni e azzardare su come evolveranno i prossimi mesi in casa nerazzurra. Ma soprattutto Lautaro e compagni solleveranno qualche trofeo, mettendosi alle spalle un Annus horribilis come quello che sta volgendo alla fine?

Cosa va (bel gioco e attacco prolifico)

Quando giocano come sanno, i nerazzurri vincono e divertono. In un Serie A diventata fin troppo "risultatista" (Allegri e Conte docunt), la squadra di Chivu rappresenta una grande eccezione tra le squadre di testa. Così mentre le rivali più vicine il più delle volte non disdegnano lasciare l'iniziativa alle avversarie, preferendo un gioco di rimessa, pratico ed efficace. Un gioco piacevole e d'attacco è ormai essenza dell'Inter al punto che troppo spesso finisce per specchiarsi nelle sue qualità perdendo concretezza. Non è un caso, che l'attacco nerazzurro abbia segnato ben 34 gol, dieci in più del Milan e ben dodici in più del Napoli. La forza degli avanti di Chivu non è l'unico fattore che spiega questi numeri, ma vanno anche ricercati nella partecipazione al gioco offensivo di tutti gli effettivi. Di fatto l'Inter sa essere strabordante quando è in giornata e il difetto che si può più imputare alla squadra di Chivu è quella di non concretizzare di più, la mole di palle gol che crea.

Cosa non va (troppe sconfitte e improvvisi black-out)

Una squadra che ha già collezionato sei sconfitte a nemmeno metà stagione ha degli evidenti problemi, ancor più se ambisce alla conquista di titoli. Le partite vanno però sempre analizzate. Osservando uno ad uno i match con Udinese, Juventus, Milan, Napoli e i due in Champions contro Atletico Madrid e Liverpool, si ritrova un denominatore comune: l'Inter non meritava di perdere. Nonostante il risultato, i nerazzurri hanno sempre condotto e le sconfitte sono state farcite o da clamorosi errori arbitrali o sono arrivate per incredibili errori dei singoli (Sommer su tutti). Sembra piuttosto un caso proprio per via di questi episodi sfortunati l'osservazione ricorrente secondo cui l'Inter non vince gli scontri diretti. Basti ricordare anche la vittoria all'Olimpico contro la Roma, in quel momento in testa alla classifica. Senza voler fornire alibi non si può non evidenziare che i tanti black-out sono ormai un difetto cronico di questa squadra da anni. Quando pensa di dover vincere perché si sente superiore, ecco che l'Inter stacca la spina e finisce col buttare via risultati e partite. Un difetto che fino ad ora nemmeno Chivu è riuscito a cancellare.

L'Inter deve scegliere: scudetto o Champions?

Il finale della scorsa stagione resta ancora una ferita difficile da rimarginare non solo per i tifosi interisti ma anche per i protagonisti in campo. Perdere lo scudetto all'ultima giornata la finale di Champions in maniera umiliante, dovrebbe indurre ad una riflessione ragionata. Quante possibilità ha di vincere una squadra arrivata cotta all'ultimo metro dal traguardo? Se l'insegnamento è servito, sembra giusto chiedersi vale ancora la pazza idea di Simone Inzaghi di impiegare le stesse energie su tutti i trofei a disposizione? Oppure arrivati ad un certo punto della stagione i nerazzurri sceglieranno di concentrarsi soltanto su un unico obiettivo? Ecco forse darà la priorità al campionato, più verosimilmente alla portata alla squadra di Chivu, sarebbe cosa saggia per svariati motivi.

Vincere lo scudetto rappresenterebbe una bella rivincita per squadra e ambiente e silenzierebbe un giudizio che qualcuno comincia ad insinuare nei salotti tv e sui social: l'Inter è bella ma non vince. L'altra via rinnoverebbe il rischio di restare di nuovo a bocca asciutta fine stagione. Perseverare e non imparare dagli errori sarebbe diabolico, non ci sono dubbi.

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