
Qualcuno li prenderà a modello per una tirata sull’importanza dell’etica del lavoro: valore importante, certo, ma che non deve (non dovrebbe) trasformarsi in un autogol a discapito del prossimo: esattamente ciò che hanno fatto alcuni degli indefessi lavoratori dell’Auckland, squadra di dilettanti ammessa (non si sa bene con che criterio) al Mondiale del club in corso negli USA: un torneo che sta al calcio serio come il parmigiano sugli spaghetti con le vongole. Ma in nome dei soldi e degli sponsor si digerisce questo ed altro. Fatto sta circa la metà dei titolari facenti parte dei “campioni di Oceania” (beh, “campioni” e’ forse un termine un po’ forte), alla loro prima grande uscita mondiali contro i campioni (questi si’, veri) di Germania del Bayern Monaco, si sono dati alla macchia e alla fine della partita i neozelandesi hanno raccolto ben 10 pere sadicamente offerte dai tedeschi. E ora sono scesi in campo i due partiti del Bar Sport virtuale: il primo difende la folta pattuglia dei disertori calcistici che per andare a lavorare regolarmente hanno dato buca alla partita (più o meno come quelli del calcetto tra amici che prima dicono “si’, vengo” e poi non si presentano…); il secondo attacca i traditori: “Complimenti, voi a casa. E i vostri compagni a fare una bella figura di m…”. Ma cosa avevano di così professionalmente improcrastinabile i giocatori latitanti dell’Auckland? Indagando si scopre che uno fa il barbiere e aveva già fissato degli appuntamenti per shampoo e taglio di capelli; un altro fa l’agente immobiliare e doveva far vedere un appartamento a dei clienti; un altro è universitario e aveva un esame; un altro fa l’ambulante ed era impegnato al mercato. Roba importante, ma vuoi mettere con l’emozione di giocare contro il Bayern, uno dei club più titolati al mondo? Un irripetibile brivido adrenalinico e una immensa soddisfazione sportiva che gli altri giocatori dell’Auckkand, pure loro dilettanti come i compagni assenti giustificati (giustificati?), hanno invece preferito vivere a pieni polmoni.
E chi se ne frega se hanno “bigiando” una banale giornata in ufficio. Il ricordo delle dieci pere 10 bavaresi li accompagnerà per tutta la vita. E sarà, comunque, un ricordo bellissimo. E ricco d’orgoglio. Così come le pere sono ricche di vitamine.