
Un nuovo ingresso e una nuova corte; un nuovo campo da calcio all’entrata per giocare dal vivo, sfidando amici e altri visitatori, cercando di emulare quei grandi campioni le cui maglie sono esposte all’interno del percorso museale. Tutto questo è il ‘Nuovo Museo del Calcio’, rinnovato e inaugurato in una serata di sorrisi e apprezzamenti per un design elegante ma al contempo dinamico, che enfatizza la storia ma senza dimenticare che il divertimento rimane l’essenza del gioco.
«Sono orgoglioso di poter prendere parte a questo evento - ha sottolineato il presidente della Figc Gabriele Gravina -. Il museo del nostro calcio è un luogo fisico, abbellito e ristrutturato, con un grande entusiasmo che ha accompagnato questa evoluzione; ma è anche un luogo che racchiude un ricco patrimonio materiale e immateriale, dove ogni oggetto compone un puzzle che è l’identità non solo del nostro calcio, ma anche del nostro Paese. La memoria non è nostalgia, ma responsabilità. E noi dobbiamo adempiere questa responsabilità».
Padrone di casa della serata il presidente della Fondazione Museo del Calcio, Matteo Marani, che presenta gli ospiti in un parterre de roi riempito da campioni del mondo e dalle più alte personalità del calcio italiano. Solo per citarne alcuni, erano presenti anche i due Ct Rino Gattuso e Andrea Soncin, il capodelegazione azzurro Gianluigi Buffon, il capitano della Nazionale Gianluigi Donnarumma, i presidenti – rispettivamente di Lega B, AIA e Serie A Women, Paolo Bedin, Antonio Zappi e Federica Cappelletti, il responsabile CAN Gianluca Rocchi e l’assessore allo Sport, Politiche giovanili e Tradizioni popolari del Comune di Firenze, Letizia Perini.
«Siamo felici ed emozionati - ha commentato Marani - di mostrare questo lungo lavoro, ma dagli sguardi possono notare che sono tutti colpiti positivamente dal nuovo aspetto del museo. È un progetto bellissimo e ringrazio il presidente Gravina e la Federazione per il costante sostegno che ci danno».
«Ci tenevo a esserci stasera e questo museo è davvero emozionante, rievocando tanti ricordi da bambino. E poi - ha detto il Ct Gattuso rivolgendosi a Marani con un sorriso - devo ancora consegnarti i miei scarpini del 2006…». «Aver dedicato una parte del museo al calcio giocato dalle donne – è il commento del Ct della Nazionale femminile, Andrea Soncin – è sintomo di ciò che sta realmente accadendo. Speriamo di potervi regalare anche noi non solo grandi emozioni, ma anche un trofeo».
Infine gli interventi di due portieri che hanno segnato e stanno segnando la storia azzurra e i cui cimeli adornano e arricchiscono il Museo del Calcio: il giocatore con più presenze in assoluto in Nazionale, Gianluigi Buffon, e l’attuale capitano, Gianluigi Donnarumma.
«Conoscere il nostro passato fa sì che il percorso verso il futuro sia meno insipido e abbia più colore: dà un senso più profondo a tutto» sottolinea Buffon e Donnarumma conferma: «Abbiamo una grande storia dietro di noi e quindi una grande responsabilità. Speriamo di scrivere tante nuove pagine di storia del calcio italiano insieme al Ct».