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Inter, quanta voglia di allungare. Per Chivu & C. doppia prova del... 5

Sono i punti di vantaggio sui rossoneri in caso di vittoria. Non solo: sarebbe un modo per esorcizzare la manita di sfide dirette non vinte. Torna la ThuLa

 Inter, quanta voglia di allungare. Per Chivu & C. doppia prova del... 5
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L'Appuntamento, con la maiuscola, è la canzone che l'Inter sceglie per ricordare Ornella Vanoni alla vigilia del derby, appuntamento che tutti, di qua e di là, si sforzano di conservare con la minuscola e che invece vale molto più dei 3 punti, altro che chiacchiere.

Per l'Inter, il derby è occasione, e anche qui potresti metterci una lettera grande, per mandare il Milan 5 punti più sotto e per esorcizzare l'ultima eredità negativa lasciata dalla scorsa stagione, quelle 5 sfide non vinte, fra l'altro costate una coppa e una finale, tappe prodromiche del patatrac finale.

«Non ho rivisto quelle partite, non serve riaprire

certe ferite. Sappiamo da dove veniamo e qual è il nostro percorso», spiega Chivu, che di suo manda a casa tutta la squadra dopo l'allenamento di rifinitura, proprio per farla sembrare una partita come un'altra. «Da giocatore ho perso tante partite anche facendo il ritiro, non è tenendo i giocatori a dormire tutti insieme che avrei la coscienza pulita e più possibilità di vincere il derby. Mi fido di loro, anzi credo che sia più utile che passino qualche ora in più con la famiglia».

L'Inter ritrova la ThuLa dall'inizio dopo quasi 2 mesi (30 settembre, contro lo Slovan). Thuram sta bene e saltando la Nazionale ha potuto recuperare una buona condizione. Bonny ed Esposito restano pronti, nel caso servisse. «Non so se devo ringraziare la Francia, ma lavorare qui ha sicuramente fatto bene a Thuram, che ha perso un mese per infortunio.

Lautaro è in forma, su di morale. Lui per noi è molto importante in tutte le fasi di gioco, non solo per i gol che segna. È un giocatore completo, un esempio per i suoi compagni».

Il dubbio è più sul centrale difensivo (Bisseck o Acerbi), che sul centrocampista (Sucic favorito su Zielinski), resta da capire se Chivu

cambierà qualcosa nell'atteggiamento della sua squadra. A sentirlo, parrebbe di no.

«Il Milan ha giocatori letali nello spazio e nello stretto, ma questo non vuole dire stravolgere i tuoi piani». Il sospetto però è che siano soprattutto parole, perché lasciare tanto campo al contropiede di Allegri (e soprattutto di Leao) a priori sembrerebbe un rischio grande così. «Se ci sarà bisogno, bisognerà accettare di soffrire.

Dovremo essere dominanti senza perdere misure ed equilibrio». Dominanti, da lì non si scappa. Gli piace l'aggettivo e lo usa in abbondanza. Anche alla vigilia nel derby, anche se sa che il derby è una partita diversa. «La classifica è corta, è ancora presto.

Non c'è favorito, si parte da 0-0. Ma la rivalità è tanta, lo dicono tradizione e storia internazionale delle due squadre.

Faremo di tutto per vincere, anche perché poi arriva il lunedì, quando nessuno vuole essere vittima degli sfottò»

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