Juric e i suoi fratelli, quando l'allenatore fa fallo di mano

Il caso del braccio strattonato a Lookman "scandalizza" gli Usa. Ma anche loro...

Juric e i suoi fratelli, quando l'allenatore fa fallo di mano
00:00 00:00

La «tv americana», evidentemente, ha l'«indignazione» facile. Certo, la scena di due sere fa tra Juric e Lookman che si affrontano «live» a muso duro e quasi vengono alle mani, non è edificante, ed è squallida come ogni lite dove dalle parole si degenera alle vie di fatto. Se poi la cosa avviene tra due personaggi dello sport, e per giunta sotto gli occhi global delle telecamere, il teatrino diventa ancor più triste. Ciò premesso, vietato però fare gli ipocriti. Chi è senza peccato scagli la prima pietra (in senso metaforico, si spera). E il sasso della moralità non possono lanciarlo gli statunitensi; anzi, soprattutto loro, considerato che nei campionati a stelle e strisce di basket, hockey e football (quello americano) le risse tra giocatori, fra giocatori e allenatori (e in qualche caso tra allenatori e allenatori) sono piuttosto frequenti.

Questo non vuol dire che le parole pronunciate nel programma CBS Sports Golazo dal bomber del Watford, Troy Deeney, non siano condivisibili: «Quando davanti a tutti metti aggredisci fisicamente qualcuno, a quel punto io e te non possiamo più parlare». Vero. Però il rischio è che, più della sostanza, si tenda a salvare la forma. Della serie, meglio mettere la polvere sotto il tappeto; Juric, invece, la polvere l'ha alzata urbi et orbi. E non è la prima volta. Il croato è infatti recidivo e quand'era sulla panchina del Toro fece ben di peggio (contro il ds granata, Davide Vagnati) rispetto all'innocua strattonata al braccio di Lookman (il quale, da parte sua, non ha accettato la sostituzione rivolgendo al tecnico della Dea paroline poco carine). Tuttavia non c'è giocatore che possa negare, senza pericolo che gli si allunghi il naso, come nel chiuso degli spogliatoio siano stati molteplici gli episodi di allenatori (compresi alcuni fra i top attuali o del passato) e calciatori (più o meno famosi) che, spesso e volentieri, si sono reciprocamente «attaccati al muro». Ma questi scontri non fanno statistica, perché sono «episodi incresciosi» rimasti segreti (o quasi), mentre sono passatealla storia le sbroccate plateali e coram populo come quella celebre dell'allora tecnico viola, Delio Rossi, che nel 2012 scazzottò il suo giocatore Ljajic e fu licenziato.

E come non ricordare la pedata nel sedere

rifilata nel 2007 da Silvio Baldini (allenatore del Parma) al suo collega del Catania, Mimmo Di Carlo? Baldini ora è il commissario tecnico della nazionale Under 21.

Promozione meritata. Lui, il «calcio», lo conosce bene.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica