José Mourinho era stato criptico subito dopo la vittoria, per 1-0, della sua squadra contro il Verona: "A Roma non ho mai rilasciato un’intervista, a fine stagione lo farò perché ho tante cose da dire", il messaggio dello Special One. In tanti si stanno chiedendo che cos'abbia di così importante da dire e tra i tifosi c'è il timore che a fine stagione possa arrivare il divorzio dal club giallorosso con un anno di anticipo dalla scadenza naturale dell'accordo.
I rumors di mercato, qualche settimana fa, lo volevano vicino alla panchina della nazionale brasiliana prima, di quella portoghese poi ma la verità è che, aldilà delle voci di mercato, tra il club e il portoghese ci siano delle piccole frizioni. Tanti club europei sono interessati all'uomo di Setubal ma c'è una clamorosa indiscrezione su un suo possibile ritorno all'Inter. Secondo quanto riporta La Repubblica, infatti, sullo Special c'è il forte interesse del Psg, ma anche di due suoi ex club come Chelsea e Real Madrid e non ultimo proprio quello nerazzurro.
Ovviamente il tutto è rimandato a fine stagione anche perché bisognerà vedere cosa riuscirà a fare Simone Inzaghi che è ancora in corsa in Champions League, Coppa Italia e fino a che la matematica non lo condannerà anche in campionato. In più, il tecnico piacentino ha vinto tre trofei tra l'anno scorso e quest'anno e forte di un contratto fino al 30 giugno del 2024 si sente presumibilmente al sicuro, anche se nel calcio mai dire mai.
Come a casa
Mourinho verrebbe riaccolto da re a Milano, sponda nerazzurra. Lui che in due anni sulla panchina nerazzurra è riuscito a vincere due campionati, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e soprattutto una Champions League che mancava da ben 45 anni nella bacheca del club. Il Triplete, le lacrime dopo la finale vinta al Bernabeu contro il Bayern Monaco che sancì però anche l'addio inaspettato del portoghese che non tornò nemmeno a San Siro per festeggiare insieme ai suoi tifosi. Il portoghese, dunque, potrebbe anche tornare su quella panchina a distanza di 13 anni dall'ultima volta anche se bisognerà far quadrare diverse cose e bisognerà anche comprendere le eventuali pretese economiche del 60enne di Setubal.
Frizioni con società e parte dei tifosi?
Al momento non si sa se tra Mourinho e i Friedkin ci siano delle piccole tensioni in chiave mercato e sui rinforzi, necessari per competere ad alti livelli, in vista della prossima stagione ma anche relativamente al suo contratto in scadenza nel giugno del 2024. Di sicuro, lo Special ha punto volutamente parte dello stadio Olimpico per i fischi riservati ad alcuni giocatori contro il Verona e da lui ritenuti ingiusti: "La squadra ha vinto grazie a uno spirito di gruppo e di sacrificio fantastico. Ma la gente non dà alla squadra il credito che merita e questo mi dispiace. O non capisce o non vuole capire, ecco perché sono molto grato ai miei ragazzi", il primo affondo.
E ancora: "C’è sold out e sold out: lo stadio con il Bodo vince da solo, questo no. La gente non capisce la dimensione di ciò che stiamo facendo. Belotti ha fatto una grandissima partita e meritava il gol: non è Totti, merita rispetto. Ecco perché mi dispiace aver sentito qualche fischio: bisogna capire che come terzino destro non abbiamo Cafu o Maicon. E se io fossi un tifoso della Roma questo Bove lo porterei in braccio ogni giorno. Come con Pellegrini, la gente non sa il sacrificio che fa per giocare.
C’è una curva che appoggia, ma ci sono zone che sento passive e zone dove mi sembra di sentire tifosi avversari", le bordate dello Special ad una frangia di tifosi giallorossi che potrebbero anche non vederlo più sulla panchina della Roma nella prossima stagione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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