Il Napoli ora "avvisa" la A e l'ex Carletto

Dopo l'Udinese, altra goleada azzurra: martedì in Champions c'è il Real di Ancelotti

Il Napoli ora "avvisa" la A e l'ex Carletto
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Una sfinge in tribuna. Ma sotto la barba, De Laurentiis se la ride. Questa volta live e non twittando comodamente dal divano. A Bologna, con un pizzico di ironia, aveva sottolineato la ripartenza del Napoli. Mercoledì ha rafforzato il concetto dopo i 4 gol all'Udinese. Poker anche in casa del Lecce e lui scatta in piedi per applaudire i suoi: «Grande prova di maturità da parte di tutti contro una squadra da non sottovalutare. Bravi». Passa e chiude il massimo dirigente, mentre Garcia sottolinea che è questa la strada giusta da seguire: «Abbiamo giocato bene anche prima, sempre per vincere e sbagliando solo il secondo tempo con la Lazio. Oggi abbiamo saputo gestire la gara. Cosa è cambiato? Siamo la squadra con maggior possesso palla ma quindicesima nel prendere la porta. Se invece la centriamo come fatto nelle ultime due gare, vinciamo le partite».

Osimhen fuori dall'inizio e ovviamente per motivi di Champions. Così come Politano. «Quella di Victor è una vicenda extracalcistica, a me interessa che il ragazzo in campo sia tranquillo e l'ha dimostrato ancora una volta. Se un elemento sta bene psicologicamente, fila tutto liscio, quando c'è stress è a rischio infortunio. I giocatori non devono pensare a quello che verrà, l'allenatore quando si va in campo ogni tre giorni ha l'obbligo di fare certe valutazioni». La partita è stata quasi un monologo azzurro.

Il Lecce voleva partire forte, sperava in un gol iniziale per poi adagiarsi sulla specialità della casa: difesa e ripartenze. Il Napoli è stato molto più lesto nell'impossessarsi della gara, ha piazzato le tende nella metà campo giallorossa e ha estenuato i leccesi sul piano del palleggio: gol di Ostigard in avvio sugli sviluppi da calcio piazzato ma difesa salentina inguardabile. «Non so se meritavamo di beccare una lezione così severa, ma ma abbiamo meritato di perdere», la lucida analisi di D'Aversa. Il giallo a Simeone ha anticipato la staffetta con Osimhen ed ecco l'immancabile sigillo di Victor per il raddoppio (senza esultanza) e gara in discesa: ottimo l'assist di Kvara, tornato sui livelli che gli competono.

Subito la testa va alla sfida di martedì con il Real dell'ex Ancelotti, con Garcia che poco alla volta ha fatto rifiatare altri big. Napoli però sempre sul pezzo e tonificato dall'ingresso di Gaetano, al rientro dopo il lungo infortunio: per lui gol e rigore procurato.

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