Nel segno di Claudio Ranieri: l'impresa del Cagliari che torna in A dopo solo un anno

ll Cagliari compie una grandissima impresa , vincendo al "San Nicola" la gara decisiva dei playoff, contro un Bari che aveva a proprio favore, due risultati su tre, sostenuto da quasi 60.000 spettatori

Nel segno di Claudio Ranieri: l'impresa del Cagliari che torna in A dopo solo un anno
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Negli ultimi minuti di recupero, quando a Bari tutti stavano pregustando il raggiungimento del massimo traguardo, ci ha pensato Leonardo Pavoletti a regalare al Cagliari il ritorno in serie A, dopo solo un anno di permanenza fra i cadetti. Il merito va a tutti i giocatori rossoblu, ovviamente, ma anche a chi li ha guidati dalla panchina. Stiamo parlando di Claudio Ranieri, subentrato a campionato in corso, con la squadra che non stava affatto ingranando, malgrado i favori del pronostico. È riuscito a riportarla in paradiso, mandando letteralmente in visibilio i sostenitori rossoblu presenti allo stadio pugliese e i tantissimi rimasti a casa.

Per Ranieri non è la prima promozione da allenatore alla guida della compagine sarda, perché, in passato, ne ha ottenute ben due, dalla Serie C1 alla Serie A tra il 1988 e il 1991 vincendo anche la Coppa Italia di Serie C. Con la gara vinta al San Nicola si conferma il detto "non c'è due senza tre" per il tecnico romano del Cagliari.

Dopo la prima grande avventura in terra sarda Ranieri passò al Napoli, ottenendo una qualificazione alla Coppa Uefa nel 1992. Tra il 1993 e il 1997 allenò la Fiorentina, con cui si aggiudicò una promozione in Serie A, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. Nel 1997 l'inizio delle avventure all'estero: dapprima in Spagna, dove rimase fino al 2000, allenando il Valencia, squadra con cui vince una Coppa del Re e poi l'Atlético Madrid, prima di passare al Chelsea, in Inghilterra, dove restò per quattro stagioni ottenendo un secondo posto in campionato, una finale di FA Cup e una semifinale in Champions League. Tra il 2004 e il 2005 un'altra breve esperienza sulla panchina del Valencia.

Nel 2007 il rientro in Italia, dove allena il Parma, la Juventus, la Roma e l'Inter, ottenendo un secondo posto con la Roma ed una salvezza in Serie A col Parma Calcio 1913. Dal 2012 al 2014 allena il Monaco, in Francia, dove vince la Ligue 2 e si piazza poi secondo nella Ligue 1. Dopo un periodo come allenatore della nazionale greca, torna in Inghilterra, al Leicester City, con cui vince la Premier League nel 2016. Questo successo gli vale il premio come allenatore dell'anno da parte della Fifa, oltre all'inserimento nella Hall of fame del calcio italiano.

Dopo il grande e inatteso successo con le Foxes gli vengono dati diversi soprannomi, in particolare Sir Claudio, con cui viene chiamato ancora oggi. In seguito all'esperienza con il Leicester ha allenato Nantes e Fulham, per poi fare ritorno in patria alla guida di Roma e Sampdoria. Nel 2021 è tornato in Inghilterra, dove ha allenato il Watford.

Ranieri detiene il record di essere l'unico allenatore ad avere disputato i quattro principali derby italiani, grazie alla sua militanza in Roma, Juventus, Inter e Sampdoria. Un tecnico con un curriculum invidiabile, oltre che un vero Signore. Al fischio finale, nella gara vinta al "San Nicola", Claudio Ranieri è scoppiato in un pianto liberatorio, abbracciando i propri giocatori, ma anche andando sotto la curva dei sostenitori cagliaritani a sgridarli, intimando loro di smettere con gli sfottò verso gli avversari, chiedendo rispetto, cosa che Ranieri ha voluto ribadire nelle interviste post gara, non comprendendo il fatto del perché si debba tifare contro, mentre invece si deve fare il tifo per la propria squadra.

Il tecnico rossoblù ha tenuto ad elogiare il Bari, che è stato un degno rivale, facendo i complimenti all'allenatore dei galletti Michele Mignani.

Un atteggiamento, quello di Ranieri, commentato positivamente da Gabriele Gravina che ha parlato di "lezione di signorilità". E lui ringrazia soddisfatto, affermando, come chiosa, che tornare a Cagliari senza riportarlo in serie A sarebbe stata una grande sconfitta.

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