
Se errare è umano, perseverare è diabolico. In estrema sintesi questo potrebbe essere il riassunto della brutta prestazione della Roma di Gasperini che, tra le mura amiche dell’Olimpico, viene sconfitta dal Lille dell’ex milanista Giroud. Ai transalpini basta la rete nel primo tempo dell’islandese Haraldsson, che approfitta al meglio di uno svarione difensivo di Tsimikas per gonfiare la rete.
I giallorossi sono in serata no e, nonostante un dominio territoriale piuttosto netto, rischiano più volte di subire il 2-0 senza mai andare vicini al pareggio. Nessuno, però, si aspettava lo psicodramma degli ultimi minuti di gara: Dovbyk e Soulé battono il rigore del possibile 1-1 per ben tre volte ma si vedono negare la rete dal portiere Ozer. A sottolineare una prestazione da dimenticare per i giallorossi, i parecchi fischi del pubblico dell’Olimpico.
Svarione della difesa, passa il Lille
L’undici di Gasperini si presenta all’Olimpico cercando la seconda vittoria nel girone unico di Europa League ma il Lille è una squadra da prendere con le molle. Dopo un inizio piuttosto positivo, la difesa della Roma va in confusione totale e regala il vantaggio ai transalpini in maniera davvero inspiegabile. Da matita blu l’errore di Tsimikas che perde un pallone atroce sula sinistra: ne approfitta Correia per servire l’islandese Haraldsson, che lascia partire un tiro secco e potente che non lascia speranze a Svilar. Partita subito in salita per i giallorossi, che provano a reagire subito ma lo fanno in maniera poco lucida, un po’ troppo arruffona. L’undici di Bruno Genesio contiene le velleità dei padroni di casa con facilità ma talvolta in maniera troppo ruvida: il fallo su El Aynaoui che costa il giallo a Verdonk è quasi da arancione. Il Lille riesce a farsi vedere dalle parti di Svilar ma senza creare vere e proprie palle gol: Wesley combatte sulla destra e riconquista un bel pallone che, però, Soulé spreca malamente tirando altissimo sopra la traversa.

Occhi puntati sul giovane Bouaddi, che compie oggi 18 anni: Pellegrini e Tsimikas faticano tantissimo a contenerne l’esuberanza sulla mediana. Dal 20’ in avanti, la Roma gestisce con più facilità il possesso palla ma di palle giocabili per gli avanti ce ne sono davvero poche: se Ferguson fatica a liberarsi dai difensori, ci prova da fuori El Aynaoui ma senza molta fortuna. Il Lille gira bene il pallone e si rende pericoloso alla mezz’ora quando Sahraoui scambia con Haraldsson e lascia partire un sinistro che sfila di poco dal palo. La risposta della Roma arriva cinque minuti dopo con una doppia occasione: Tsimikas prova a rifarsi dell’errore impegnando il portiere da fuori, El Aynaoui si avventa sulla respinta ma il suo tiro viene spazzato sulla linea da Mandi. Il finale del primo tempo vede la Roma rischiare parecchio con le progressioni di Correia e, in generale, faticare a contenere i talentuosi centrocampisti dell’undici di Genesio, messo davvero bene in campo. I giallorossi spingono tanto ma faticano troppo a trovare il modo di farsi largo nell’attenta retroguardia dei francesi. Molto su cui riflettere nell’intervallo per Gasperini.

Tre rigori parati, psicodramma Roma
Al ritorno dagli spogliatoi, un solo cambio per Gasperini: fuori il deludente Tsimikas, spazio a Rensch. Ad iniziare meglio, però, è l’undici di Genesio, che si rende pericoloso dopo due minuti con il colpo di testa di Mbemba: Svilar riesce a sventare il pericolo, anche se in due tempi. La reazione della Roma si limita ad un’azione individuale di Pellegrini che fa tutto bene tranne il tiro, che finisce direttamente in curva. In realtà, però, è sempre il Lille ad essere più pericoloso: se Wesley è bravissimo a negare a Giroud la sponda, al 55’ ci vuole un vero e proprio miracolo di Svilar per evitare che l’ex milanista concluda al meglio una ripartenza micidiale. Un minuto dopo, due nuovi cambi per Gasperini, che richiama in panchina Hermoso e Pellegrini per dare una mezz’ora di gioco a Mancini ed El Shaarawy. L’effetto è quasi immediato, visto che, un minuto dopo, Ferguson riesce finalmente ad evadere le attenzioni dei difensori e sfiorare il palo con un colpo di testa spizzato da calcio d’angolo. Buon momento per i giallorossi che, prima con Wesley, poi con il colpo di testa di Cristante provano a trovare il gol del pareggio. Genesio sostituisce Giroud e Haraldsson ma ci vuole un buon intervento di Correia per impedire che El Shaarawy si involi verso la porta di Ozer.

Se Svilar non ha problemi a sventare il tiro di Fernandez Pardo, il tecnico della Roma decide di giocarsi anche la carta Koné al posto di Cristante ma è ancora il Lille a creare problemi con il filtrante di Bouaddi per Igamane, sventato dal portiere giallorosso. Soulé si inventa un gran bel lancio ma Ferguson non riesce ad arrivare all’appuntamento sul pallone: ultima occasione per l’irlandese, che viene sostituito da Dovbyk. All’80’ il momento chiave della partita: su un attacco della Roma fallo di mano piuttosto evidente di Mandi che l’arbitro lascia valutare al Var. Alla fine indica il dischetto ma questo è il via di un vero e proprio psicodramma per l’Olimpico: nel giro di tre minuti il portiere Ozer para per ben tre volte il calcio di rigore ai giocatori della Roma. Le prime due volte a sbagliare è Dovbyk ma il guardiameta turco non aveva i piedi sulla linea di porta: l’ultima volta è tutto regolare ma il numero uno del Lille intuisce anche il tiro di Soulé, gettando nella disperazione l’Olimpico. Tre minuti dopo la Roma rischia la beffa sulla ripartenza di Fernandez Pardo, sventata da un’uscita provvidenziale di Svilar. In pieno recupero il tiro del nuovo entrato Koné sfila a pochissimo dal palo ma l'assedio per i giallorossi non ha successo. Niente da fare, all’Olimpico vince il Lille per 1-0.
Il tabellino
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Celik, Hermoso (56’ Mancini), Ndicka; Wesley, El Aynaoui, Cristante (70’ Konè), Tsimikas (46’ Rensch); Soulé, Pellegrini (56’ El Shaarawy); Ferguson (79’ Dovbyk). Allenatore: Gian Piero Gasperini
LILLE (4-2-3-1): Ozer; Meunier, Mandi, Mbemba, Verdonk (70’ Perrot); Bentaleb (64’ Igamane), Bouaddi; Correia, Haraldsson (64’ Fernandez Pardo), Sahraoui (89’ Mukau); Giroud (64’ André). Allenatore: Bruno Genesio
Marcatori: 6’ Haraldsson (L)
Ammoniti: 9’ Verdonk (L), 61’ Bouaddi (L), 81’ Mandi (L), 90+3’ Ozer (L)
Espulsi: -
Arbitro: Erik Lambrechts (Belgio)