La caccia della Roma a un primato solitario (con l'aiuto del Milan) riparte dopo la sosta dove meglio si è espressa finora la truppa di Gasperini, ovvero lontana dall'Olimpico. La trasferta di Cremona è insidiosa perchè i grigiorossi hanno perso in casa solo contro la Juventus, ma se andiamo ad analizzare i viaggi romanisti del 2025 (comprendendo quindi anche l'ultima parte dell'era Ranieri in panchina) sono 35 i punti in 15 uscite (Europa League compresa), frutto di 11 vittorie - di cui otto per 1-0, segnale di una Roma solida e cinica -, due pareggi e due sconfitte con appena 8 gol subiti. In pratica
una media punti di 2,33, seconda solo al Bayern (2,43) nei Top 5 campionati europei.
«Il primato? Dopo undici gare vuol dire che la strada è tracciata anche se non si può parlare di impresa e il dato più veritiero resta quello della fine dell'andata», così il tecnico giallorosso. La sua Roma, intanto, ha perso già due partite dopo la sosta, entrambe però all'Olimpico. E sulla carenza di gol sottolinea che «nelle ultime settimane abbiamo avuto fuori quasi tutti gli attaccanti, è normale avere difficoltà. In carriera ho avuto Zapata e Milito, ma con l'Atalanta ho fatto 98 gol in A senza centravanti e con Ilicic, Gomez e Pasalic. Bisogna vedere in campo soluzioni, capacità e tecnica».
E Gasp ha detto la sua anche sul possibile stop del campionato a marzo per il playoff della Nazionale: «È un problema della FIFA e non nostro.
Il numero di partite è salito in modo esponenziale in tutte le competizioni, soprattutto per i giocatori convocati in nazionale e questo aumenta anche il numero di infortuni. A me non piace fermarmi a metà torneo ma dedicare un tempo alle nazionali e concentrarlo in quel periodo forse sì».