
Non può essere un caso, ne sono convinti i vertici della Salernitana dopo i 21 casi di intossicazione alimentare che si sono registrati a partire dal volo di ritorno da Genova nella serata di ieri, domenica 15 giugno: numerosi tra calciatori e membri dello staff si sono sentiti male già in aereo, e hanno avuto la necessità di ricorrere alle cure del pronto soccorso una volta a terra.
Una vicenda che ha dell'incredibile, quella avvenuta dopo la conclusione della partita di andata dello scontro che determinerà chi tra Sampdoria e Salernitana riuscirà a salvarsi dal baratro della Serie C, ma non di certo un unicum nella storia del calcio. Per la squadra campana, quindi, un ulteriore colpo da incassare dopo la cocente sconfitta subita allo stadio Luigi Ferraris di Marassi, dove i padroni di casa si sono imposti con il risultato di 2-0 per effetto delle reti messe a segno da Melle Meulensteen al 39esimo e da Marco Curto al minuto 86.
Stando a quanto riferito dalla società granata, sono state ben 21 le persone, tra giocatori e membri dello staff, ad aver accusato dei malori a bordo del volo che riportava la squadra a Salerno da Genova: una più che sospetta intossicazione alimentare che sarebbe stata presumibilmente causata dalla cena al sacco consumata dopo il triplice fischio. La situazione sarebbe stata così grave da costringere i responsabili del club a chiedere l'intervento di alcune ambulanze direttamente in aeroporto: stando a quanto riferito da "Tuttosalernitana", le vittime sono state quindi trasferite presso i pronto soccorso degli ospedali "Ruggi" di Salerno e "Santa Maria della Speranza" di Battipaglia.
I residui del cibo consumato dalla squadra dopo la conclusione dell'incontro con la Sampdoria sono stati affidati a degli esperti per effettuare doverose analisi di laboratorio, e una denuncia da parte dei vertici societari è già stata sporta alla polizia di Genova in modo che possano essere avviate le indagini sulla vicenda. Questa situazione potrebbe avere ulteriori ripercussioni per quanto concerne il match di ritorno, in programma per venerdì 20 giugno alle ore 20.30, tanto che la Salernitana ha già chiesto ai vertici della Serie B di posticipare almeno di 24 ore la data della partita che si giocherà all'Arechi di Salerno.
"L’U.S. Salernitana 1919 comunica di aver annullato l’allenamento odierno a causa di una grave intossicazione alimentare che ha colpito 21 componenti del gruppo squadra, tra calciatori e staff, culminata in una serie di malori avvertiti nel corso del viaggio di rientro da Genova dopo la partita di andata playout disputata ieri contro la Sampdoria", si legge nel comunicato ufficiale della società granata. "La situazione ha richiesto l’intervento di ambulanze all’arrivo del gruppo all’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi e il successivo ricovero in ospedale di buona parte dei coinvolti", prosegue la nota, "la società ha immediatamente attivato tutte le procedure del caso a tutela della salute dei propri tesserati e informato le autorità competenti, riservandosi ogni azione nelle sedi opportune – sportive e non – per preservare gli interessi del club e dei propri tesserati a pochi giorni dalla partita di ritorno". "Pertanto, in attesa di riscontri investigativi sull’accaduto, l’U.S. Salernitana 1919 fa sapere di aver inoltrato alla LNPB formale richiesta di rinvio ad altra data della gara contro la Sampdoria, allo stato prevista per venerdì 20 giugno", conclude il comunicato.
L'amministratore delegato Maurizio Milan si è detto amareggiato per quanto accaduto, e ha raccontato di aver già contattato i vertici della Lega Serie B: "Molti calciatori e lo staff, al momento, non sono in grado neppure di presentarsi al centro sportivo per riprendere la
preparazione e confidiamo nella disponibilità degli organismi preposti affinché si possa tener conto di questa seria situazione e, nello stesso tempo, accertare le cause di questo diffuso e grave episodio", spiega Milan.