Calcio

Può partire la festa a Reggio Emilia: la Reggiana torna in Serie B

Incredibile quanto accaduto nella 37ª giornata del girone B di Serie C. La Reggiana passa 2-1 a Olbia e l’Entella si fa fermare in casa dalla Recanatese per 1-1 sbagliando un rigore nel finale. Gli emiliani ritornano in cadetteria a distanza di due anni dall’ultima volta, raggiungendo Catanzaro e Feralpisalò. Vince anche il Cesena che raggiunge i liguri al secondo posto

Serie C, può partire la festa a Reggio Emilia: la Reggiana torna in Serie B

Dopo la beffa dello scorso anno adesso per la Reggiana è il momento della festa promozione. Gli emiliani si impongono per 2-1 nell’ostica trasferta di Olbia grazie alle reti di Cauz e Guiebre, dopo il momentaneo pareggio dei padroni di casa con una splendida punizione di Ragatzu. Contestualmente l’Entella si fa acciuffare dalla Recanatese grazie a Vona che pareggia l’1-0 iniziale di Tenkorang. A Chiavari nel finale succede di tutto: all’84’ il portiere degli ospiti Meli butta giù Faggioli, per il direttore di gara è rigore. Sul dischetto di presenta Merkaj che si fa neutralizzare il tiro dal portiere avversario. 1-1 e addirittura terzo posto in classifica per l’Entella che si fa raggiungere dal Cesena, uscito vittorioso per 2-0 nella sfida contro la Vis Pesaro grazie alle reti di Silvestri e Shpendi. Inutile anche il forcing finale per i liguri: il muro della Recanatese regge fino al 96’.

Lo scorso anno la classifica finale recitava: Modena 88, Reggiana 86. Adesso il girone più combattuto di tutta la Serie C premia gli uomini di Aimo Diana che comandano la classifica con 80 punti, seguiti dal duo Cesena-Entella a quota 76. Del tutto irrilevante dunque l’ultimo turno di domenica prossima, tranne che a Reggio Emilia, dove andrà in scena la premiazione degli emiliani per il ritorno tanto desiderato in Serie B.

La Reggiana si è regalata il ritorno in cadetteria dopo due anni di assenza. Secondo migliore attacco e seconda migliore difesa per gli uomini di Diana, che soprattutto durante il mese di marzo avevano depauperato un notevole vantaggio numerico in classifica, complice anche una grande rincorsa dell’Entella. Solo due giornate fa, proprio a seguito di un pareggio casalingo e sempre contro la Recanatese – per chi crede negli dei del calcio, questa è pura poesia – la Reggiana era in testa a quota 74 ma in compagnia dei liguri che erano primi per via degli scontri diretti.

Al triplice fischio di quella gara, il “Mapei” di Reggio Emilia era un misto fra applausi di incoraggiamento e fischi di contestazione. Da allora due vittorie e due passi falsi dell’Entella. Oggi raccontiamo questa storia, la storia di una squadra che ha comandato saldamente la classifica del girone B e che anche quando ha mollato il comando, è riuscita, ricompattandosi, a tornare a guardare tutti dall’alto.

Reggiana
AC Reggiana 1919 (Facebook)

Prima del fischio d’inizio della sfida odierna contro l’Olbia, la Reggiana era tornata ad essere dunque padrona del proprio destino. È scesa in campo avendo sulle spalle il peso di un’intera stagione, dello spavento vissuto due settimane fa, consapevole, però, dei suoi punti di forza e del gruppo creato dal suo condottiero.

Prima della sfida contro l’Olbia proprio Aimo Diana aveva detto: “Porto con me in valigia un sogno”. In sette parole aveva descritto lo stesso sentimento degli oltre mille tifosi al seguito degli emiliani nella trasferta in terra sarda. Aveva, in qualche modo, gettato le basi per fare in modo che il sogno potesse diventare realtà, ipotecando la vittoria e non dando niente per scontato. Ha portato in trasferta tutto l’organico a sua disposizione. Anzi, in realtà anche due in più: il giovanissimo Galante e lo squalificato Kabashi. E lo ha fatto cullando un sogno che anche un sibilo avrebbe potuto fare svanire.

Adesso torna a casa da vincitore, con una città in festa ad attendere lui, i suoi ragazzi e tutta la società.

Quel sogno è diventato realtà.

E in valigia, sul volo di ritorno, c’è la promozione in Serie B.

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