Roma - Nuove accuse nei confronti dell'ex dg della Juve Luciano Moggi sono contenute in una informativa dei carabinieri che è stata depositata oggi dai pm Beatrice e Narducci nel corso dell'udienza preliminare che si è svolta davanti al gip Eduardo De Gregorio. L'informativa si basa soprattutto su intercettazioni telefoniche, su utenze di Moggi e di altre persone, disposte tra il marzo 2006 e il febbraio scorso. I magistrati hanno ipotizzato una seconda accusa di associazione per delinquere a carico di Moggi e di altri indagati. Al centro della nuova inchiesta vi sarebbe anche la compravendita del Siena. Il gip De Gregorio si pronuncerà nella prossima udienza, fissata l'8 febbraio nell'aula bunker di Poggioreale Ticino 1, sulla richiesta di costituzione di parte civile. Sono sei le società calcistiche che hanno avanzato tale richiesta: Atalanta, Brescia, Lecce, Roma, Udinese e Salernitana. Contrariamente a quanto si era appreso in precedenze il Bologna non ha inteso costituirsi, mentre l'istanza per la parte civile é stata proposta dall'ex presidente della società emiliana Giuseppe Gazzoni Frascara e dalla curatela fallimentare del Bologna. Tra i nuovi atti depositati dal pm vi sono dichiarazioni rese di recente, tra gli altri, dall'arbitro Gianluca Paparesta e del presidente del Cagliari Massimo Cellino.
Paparesta: mai avuto schede telefoniche da Moggi "Mai ho ricevuto schede telefoniche da Luciano Moggi, ed è quindi falso che io abbia confessato una cosa del genere". Con una telefonata all'Ansa Gianluca Paparesta smentisce con decisione le indiscrezioni trapelate in mattinata relative al suo interrogatorio di ieri a Napoli nell'ambito dell'inchiesta su calciopoli. "La conferma di quanto dico ora - aggiunge Paparesta - la si potrà facilmente avere al momento in cui emergerà il contenuto reale delle mie dichiarazioni".
Prima udienza: Moggi non va il aula E' cominciata oggi al Palazzo di Giustizia del Centro direzionale di Napoli l'udienza preliminare, davanti al gup Eduardo De Gregorio, nei confronti di 37 imputati - dirigenti federali e di società calcistiche, designatori arbitri, e assistenti - coinvolti nell'inchiesta su Calciopoli. Pochi gli imputati presenti in aula: non si è presentato, tra gli altri, Luciano Moggi. I pm Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci, che hanno chiesto il loro rinvio a giudizio, contestano a tutti il reato di frode sportiva, mentre per 20 di loro è ipotizzata anche l'accusa più grave di far parte di un'associazione per delinquere. L'udienza di oggi è stata dedicata in particolare alle questioni procedurali e alla costituzione delle parti. Hanno chiesto di costituirsi parte civile il Coni, la Figc, la Lega professionisti, la Rai e le società dell'Atalanta, Bologna, Brescia, Lecce, Roma, Udinese e Salernitana, nonché la Federconsumatori e il Codacons. Sulle richieste, il giudice si pronuncerà nell'udienza del 25 gennaio 2008.
I pm hanno depositato oggi nuovi documenti tra cui un'ampia informativa dei carabinieri e alcuni verbali relativi a recenti interrogatori. Vista la complessità del procedimento, si prevede la celebrazione di diverse altre udienze che si terranno nell'aula bunker del carcere di Poggioreale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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