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La caldaia «elimina bollette» che aiuta a decarbonizzare

Hydro, di E.HY. Energy Hydrogen, utilizza l'idrogeno per produrre l'elettricità necessaria e l'acqua calda

Riccardo Cervelli

Una novità mondiale con ordini persino dall'Argentina. Computer e telefoni caldi negli uffici della E.HY. Energy Hydrogen di Madonna dell'Acqua (Pisa). Succede da quando, all'inizio di quest'anno, l'azienda fondata dall'ingegner Marco Bertelli ha lanciato e iniziato a raccogliere le prenotazioni per Hydro, la prima caldaia capace di produrre simultaneamente, in modo economico ed ecosostenibile, sia l'elettricità che l'acqua sanitaria o per il riscaldamento per abitazioni, negozi, uffici e aziende di ogni dimensione. E lo fa utilizzando la materia prima più povera: l'idrogeno.

«Stiamo ricevendo un numero stratosferico di richieste di informazioni tramite il nostro sito (www.idrogenoverde.it) e il numero di telefono da parte sia di installatori e concessionari sia di utenti finali», dichiara soddisfatto l'ingegner Bertelli. «Sono numerosi anche i contatti e i primi ordini provenienti dall'estero, in particolare Francia, Germania, Spagna, Svizzera e Argentina. Hydro, insomma, in pochi mesi è già diventato un prodotto made in Italy di rilevanza mondiale».

Al momento, visto che il canale di vendita è in fase di creazione, possiamo dire che il primo successo di business è dovuto alla novità, originalità e credibilità del progetto, che offre benefici economici e psicologici per il consumatore decisamente interessanti ed è basato su una tecnologia brevettata che, attraverso l'irrorazione in una cella di fusione con l'idrogeno, genera calore.

Per quanto riguarda i primi vantaggi, «chi acquista Hydro, che è disponibile in diversi modelli, può smettere di dipendere dalle forniture esterne di elettricità e gas. Questo significa poter diventare del tutto indipendenti per l'elettricità e acqua calda sanitaria e di riscaldamento e dimenticarsi di ricevere bollette. Considerati i possibili risparmi, con Hydro una famiglia tipo può risparmiare fino a 1.200 euro all'anno», precisa Bertelli.

Quali i benefici di tipo operativo e ambientale? «Ogni caldaia - risponde Bertelli - può fornire circa 3-4 kWp in continuità o fino a 6 kWp. Questo consente, per esempio, di garantire energia anche a un ambiente in cui, per alcune ore, viene utilizzato un impianto di aria condizionata. Inoltre, Hydro è integrabile con altri impianti di produzione di energia e calore da fonti rinnovabili. Per quanto riguarda l'energia elettrica, alla caldaia è possibile collegare un impianto fotovoltaico, permettendo di accumulare la corrente continua generata dai pannelli FV nelle stesse batterie al litio connesse al dispositivo micro turbina-generatore a idrogeno di Hydro». In più, la soluzione E.HY. Energy Hydrogen consente anche di miscelare l'acqua calda prodotta dalla caldaia e quella riscaldata da un impianto a pannelli solari termici. Una casa o un'azienda che utilizza Hydro può quindi dare un piccolo ma significativo contributo alla riduzione delle emissioni di CO2 nell'atmosfera.

In ciascuna caldaia Hydro, infine, sono presenti due schede di controllo PLC identiche. In caso di guasto di una, subentra l'altra, e viene inviato un messaggio a un tecnico di E.HY. Energy Hydrogen (sono tutti altamente qualificati) per richiedere un intervento di manutenzione. Le stesse schede PLC avvertono gli installatori o i concessionari quando le bombole di idrogeno stanno per esaurirsi e occorre mettersi in contatto con il cliente per fissare la sostituzione. Le caldaie Hydro, infine, sono del tipo a basamento su ruote, ma vengono fissate al muro con due staffe dotate di sensori.

Questo sistema permette di rilevare movimenti improvvisi della caldaia (ad esempio in conseguenza di un evento sismico) e di indurne l'immediato spegnimento e messa in sicurezza.

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