Antonio Signorini
da Roma
«Io sono arrivato alla conclusione che i ministri tecnici allinterno di governi politici non abbiamo senso né ragione di essere». A un giorno dalla diffusione delloutlook dellOcse e alla vigilia dellassemblea di Confindustria, la Lega nord va allattacco di Domenico Siniscalco. Martedì il responsabile dellEconomia e successore di Giulio Tremonti aveva esposto la sua ricetta per il rilancio delleconomia italiana; un insieme di indicazioni più da politico che da tecnico. Ma al ministro delle Riforme Roberto Calderoli non è bastato. Lesponente del Carroccio ha preso spunto dallappello a resistere alle pressioni della politica che alcuni economisti hanno fatto a Siniscalco attraverso il sito lavoce.info. In difesa di Siniscalco si è speso il premier Silvio Berlusconi («sono tutte invidie professionali. Non ho fatto il professore universitario perché dopo avere fatto lassistente mi sono trovato in un nido di vipere da cui sono scappato»). Per Calderoli il problema è invece Siniscalco che «è un po troppo una via di mezzo. Deve scegliere una delle due strade, e cioè concordare con le forze politiche la linea che serve a dare risposte al Paese e che non necessariamente sono coincidenti con le proposte dei suoi colleghi».
La difesa del ministro è arrivata a stretto giro di posta, sotto forma di risposta allappello degli economisti de lavoce.info. «Il ministro dellEconomia, tecnico o politico, non è un eremita che sta seduto in via XX settembre limitandosi segnalare vincoli, produrre conti trasparenti, calare reti alloccorrenza», ha scritto Siniscalco. Il ministero dellEconomia, sostiene in sintesi il ministro, formula una politica economica che poi viene discussa collegialmente con il resto del governo e con il Parlamento. Il risultato non è una ricetta accademica, ma una «direzione di marcia complessiva per affrontare i problemi del Paese». Politica quindi.
La discussione sul ruolo del ministro è strettamente legata a quella sul «comitato politico» che dovrebbe affiancare Siniscalco nella definizione dei tagli alle tasse. Lannuncio dato dal premier la settimana scorsa aveva fatto pensare ad un «commissariamento» politico di via XX settembre.
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