Le rete di distribuzione dellenergia elettrica aveva in qualche modo retto i primi dieci giorni di gran caldo poi ieri, sotto il peso di migliaia di condizionatori accesi ha cominciato a cedere. I cavi hanno iniziato a surriscaldarsi e poi bruciarsi, determinando tre black out uno dopo laltro che tra le 14 e le 16.30 ha lasciato senza corrente seimila utenze, compresi i vigili del fuoco, con decine di persone imprigionate negli ascensori. Ma questa dovrebbe essere lunica giornata nera per la città: nel fine settimana molti milanesi saranno fuori, con relativo calo di consumi, mentre nei prossimi giorni è atteso un abbassamento delle temperature.
Quello della luce che va via in estate è comunque un fenomeno relativamente recente, non più di una mezza dozzina danni. Fino ad allora il periodo più critico era linverno, in particolare a Natale, quando tra luminarie e stufette, i contatori cominciavano a girare fino a sovraccaricare la rete e lasciare tutti al buio. Ma è stata soprattutto dopo la lunga estate calda del 2003 che tutto è cambiato. Sette anni fa infatti lItalia e lEuropa furono colpite da unonda di caldo come non si sentiva dal 1873. Da allora gli italiani hanno deciso che non sarebbero mai più rimasti senza refrigeratori ed estate dopo estate landamento dei consumi ha subito una brusca inversione, toccando i suoi picchi più elevati in luglio. In queste ultime due settimane in particolare la richiesta è cresciuta del 10 per cento. E alla fine qualcosa è saltato.
Questa volta è toccato alla rete di media tensione che corre sotto terra e rifornisce i diversi isolati. Laumento dei consumi ha fatto surriscaldare i cavi che si sono fusi. E ogni volta è uscita una squadra che, individuata la rottura, ha dovuto scavare e sostituire il pezzo bruciato. Un fenomeno che tradizionalmente coinvolgeva gli snodi di smistamento, ma dopo una serie di importanti investimenti, tutte le cabine sono state refrigerate, scongiurando così surriscaldamenti, black out e spesso anche pericolosi incendi.
La rete ieri ha iniziato a saltare, come ha poi spiegato la stessa A2A, tra le 14 e le 16.30 con tre black-out. Il primo si è verificato alle 14 in punto e si è risolto completamente nel giro di unora. Ha toccato larea Bramante, Paolo Sarpi, con circa 2 mila utenti rimasti senza luce. Tra cui appunto anche la caserma dei vigili del fuoco di via Messina che hanno dovuto attivare i gruppi autogeni. Pompieri nel frattempo impegnati in decine di uscite, non meno di 30, per persone rimaste bloccate negli ascensori, compresi quelli del metro di piazza Duomo, fermi per mancanza di corrente. Gli altri due invece sono avvenuti intorno alle 14:40, punta di maggior caldo della giornata, e si sono risolti rispettivamente tra le 16 e le 16.30. Uno ha riguardato mille utenze in Papiniano, Magenta e San Vittore e laltro, il più grande, con circa 3 mila utenze, nellarea Macchi e Maciachini.
Previsioni alla mano comunque, per questanno dovrebbe rimanere lunica giornata nera per la città.
Caldo e condizionatori al massimo Black out elettrico in mezza città
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