Anche il Comune di Genova si adegua allemergenza freddo e permette laccensione dei caloriferi. Da ieri infatti le case dei genovesi sono tornate a usufruire del caldo grazie allordinanza firmata nel pomeriggio dal sindaco Marta Vincenzi. In pratica si tratta del permesso di accendere gli impianti fino al primo novembre, data in cui per legge può iniziare il riscaldamento. Secondo le disposizioni del sindaco, in questo modo i termosifoni resteranno aperti sei ore al giorno a regime pieno (20 gradi più 2 di tolleranza) e altrettante a regime ridotto (16 gradi più 2).
La decisione della Vincenzi segue quella del primo cittadino di Santa Margherita che, a causa della bassa temperatura, aveva già autorizzato laccensione anticipata degli impianti di riscaldamento dal 20 al 24 ottobre, per quattro ore giornaliere. Il sindaco di Rapallo, invece, alla stessa data di sabato 20 aveva autorizzato laccensione anticipata direttamente fino al 31 ottobre e per sei ore giornaliere.
Ieri, invece, il sindaco di Loano ha fatto attivare i caloriferi fino ad un massimo di quattro ore giornaliere. Ventimiglia e Bordighera per quattro ore. Del resto le previsioni non promettono nulla di buono. Nella notte tra domenica e lunedì le temperature sono scese abbondantemente sotto le zero nellentroterra ligure, con un record di meno 6,6 gradi registrato dalla stazione metereologica di Loco Carchelli a 650 metri di altitudine, nei pressi di Rovegno. Ma anche in altre località dellAppennino il termometro è sceso a due-tre gradi sotto lo zero. Laghetti e ruscelli si sono ghiacciati, mentre ampie brinate sono state segnalate nel fondo valle.
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