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Ma Cambiasso è l’unico da scudetto

UDINESE
DE SANCTIS 6. Para quanto può.
BERTOTTO 5. Soffre il risveglio di Figo.
SENSINI 5,5. Il nonno è un certificato di garanzia, anche se ogni tanto l’età pesa. E gli tocca pure l’assist a Cruz.
FELIPE 6. Non si arrischia in nulla.
ZENONI 5. Presenza pallida, gioco senza sale. Dal 7’ st DI MICHELE 5. Si lascia imbrigliare e sbaglia tanto.
PINZI 6,5. Il più centrato nel gioco. Lavora mille palloni.
MUNTARI 6. Tanta sostanza, non altrettanta qualità.
MAURI 5. Troppo limitato. Dal 1’ st MOROSINI 6. Più bravo a difendere.
CANDELA 5. Usa diligenza più che forza fisica.
IAQUINTA 5,5. Alla lunga si perde nell’area interista.
DI NATALE 5. Funambolo a micce spente.
ALL.: COSMI 5. Manca un po’ di sostanza al gioco.
INTER
JULIO CESAR 6. Quando usa i piedi rischia il pasticcio. Con le mani è più tranquillizzante: stia nel suo.
CORDOBA 6. Comincia col liscio, si fa ammonire e rischia anche il raddoppio del cartellino. Poi torna in sé.
MATERAZZI 6,5. Nonostante gli insulti, ha una buona cera.
SAMUEL 7. Mastino a catena lunga, mette tutti a tacere.
WOME 5,5. Prende palla e mette i brividi. Perde palla e sono pericoli. Col passar del tempo prende confidenza.
ZE MARIA 5,5. Grande stantuffo, gracilino nelle giocate.
VERON 6. Non sai mai se è bravo o potrebbe fare di più. Però è sempre nel gioco e tranquillizza tutti.
CAMBIASSO 7. Se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. È l’unico dell’Inter veramente da scudetto. Strappa palloni e produce idee: cosa volere di più?
FIGO 6,5. All’inizio sembra un passante per caso. Nella ripresa ritrova l’anima e le giocate.
ADRIANO 5. La solita anima persa, come fosse uno qualunque. Poi si fa male alla spalla: non è fatto per soffrire. Dal 30’ pt CRUZ 7. Entra e il gioco d’attacco fiorisce.
RECOBA 6,5. Ispirato e concreto. Sbaglia qualcosa, ma è uno dei migliori Recoba di tutta la sua vita italiana. Dal 22’ st MARTINS 5. Pasticcione al limite del patetico.
ALL.: MANCINI 6,5. Torna all’antico e qualcosa ottiene.
ARBITRO: TOMBOLINI 6.

Pare che a Udine sia il pericolo pubblico numero uno: subisce 90 minuti di insulti.

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