Cultura e Spettacoli

Canalis: bentornato Bonolis Corvaglia: ma qui dava il 50%

«Lucio Presta è contento che ci sia ancora Ricci, così sarà più doloroso? Credo ci aspetti un’annata tv divertente...»

Paolo Giordano

Maddalena Corvaglia ed Elisabetta Canalis, da domani vi sedete alla scrivania a leggere notizie come Lilli Gruber.
Corvaglia: «Ma lei è una Velina, noi non più. Ora siamo una via di mezzo».
Canalis: «Ricci ha sempre sostenuto che Striscia è un tiggì satirico».
Ricci ha anche detto che voi siete «la soluzione finale».
Corvaglia: «Nel senso che veniamo dulcis in fundo?»
Canalis: «Fa sempre satira, vedi?».
Forse intendeva che Striscia è alla fine.
Canalis: «Non credo. Da sempre Striscia è la coscienza degli italiani, parla quando gli altri tacciono».
Corvaglia: «Ti viene in mente qualche motivo per fermarla?».
Lucio Presta, il manager di Bonolis, ha detto: «Mi avessero dato la testa di Ricci, mi sarei ubriacato per la gioia. Ma preferisco che ci sia. Sarà più doloroso per lui».
Canalis: «Ci aspetta una stagione televisiva divertente...».
Corvaglia: «Non ho mai sentito il manager di Pippo Baudo o di qualsiasi altro presentatore dire cose del genere. Ma che cosa vuol fare, questo qui?».
Bonolis è tornato a Mediaset.
Canalis: «Grave perdita quando andò via, grande conquista ora che ritorna».
Corvaglia: «A Striscia rendeva solo il cinquanta per cento e poi doveva confrontarsi con Greggio e Iacchetti (e io non sono di parte...). Può piacere o no, comunque è bravo».
A voi piace?
Corvaglia: «Con lui veniva fuori tutto il mio carattere, in studio ci riuscivamo bene».
Canalis: «Ma non potremmo mai metterci a fare le Veline per lui».
Tornereste a fare le vallette a Striscia?
Corvaglia: «Non siamo mica le Lecciso».
Canalis: «Non lo faremmo mai più per nessun altro».
Allora che cosa farete?
Canalis: «Vorrei un film d’autore. Anche Vanessa Incontrada si sta avvicinando al cinema».
Corvaglia: «Crescere professionalmente. O tentare di farlo».
Avete detto: «Striscia ha fatto fallire grandi professionisti». Quali?
Corvaglia: «Sugli altri conduttori ho sempre il giudizio cattivo, non sono comprensiva».
Canalis: «Che brutto fare nomi. Lì sono sbarcati comici o attoroni, tutti grandi professionisti che non avevano affiatamento e quindi splash! Noi invece siamo nate lì, ci siamo conosciute, siamo diventate anche amiche».
E per celebrare l’amicizia vi siete anche fatte lo stesso tatuaggio: un geko.
Corvaglia: «Io preferivo un codice a barre».
Canalis: «Andava bene anche un farfalla, o una puzzola. L’importante era scegliere un portafortuna per tutt’e due».
Maddalena, ha sentito parlare di European gigolo? (film di Rob Schneider, la Canalis ha girato una scena, ndr).
«E cos’è?».
Elisabetta, ha visto qualche puntata di Maddi e Mandi? (show girato dalla Corvaglia per Sky, ndr).
«Purtroppo no».
Maddalena, lei legge Schopenhauer. Ma la Canalis sa chi è?
Corvaglia: «Però sa altre cose che io non so. Certo, quando le parlo di filosofia, lei mi dà della paranoica».
Canalis: «Si è pure iscritta a legge...».
Vabbè, ora presentate Striscia proprio come Flavia Vento.
Canalis: «Poveretta. Si è prestata al gioco, ma non presentava lo spettacolo. Era lì e basta».
Corvaglia: «Ricci l’ha proprio presa in giro».
D’altronde, dopo quell’uscita su Totti... Anche voi però: la Canalis disse: «Mai con un calciatore». E la Corvaglia: «Mai con un comunista».
Canalis: «Mai essere certi del futuro. Adesso non lo direi più: mica posso escludere che mi fidanzerò con un altro calciatore».
Corvaglia: «Ma Iacchetti non è comunista. E se lo è stato da giovane, si sarà ravveduto. È un anarchico, almeno così mi dice sempre».
Da domani presentate Striscia e inizia la settimana calda del referendum.
Corvaglia: «Io sono favorevole. Non voglio parlar male della Chiesa, ma i suoi sono solo e sempre dei “no”. Purtroppo non posso votare perché vivo a Milano però ho la residenza pugliese. Il mio sì è solo ipotetico».
Canalis: «Io avevo le idee chiarissime. Poi parlando con mia madre, che è cattolica, mi sono un po’ confusa. Di sicuro non mi asterrò».
Ma le idee di una Velina interessano a qualcuno?
Corvaglia: «Pirandello diceva: noi siamo come la gente ci vede. Purtroppo bisogna distinguere i ruoli».
Canalis: «Di noi interessano soprattutto altre cose. Da quando mi sono separata da Vieri, è un bombardamento di pettegolezzi: la Canalis sta con Giannini, no con Scott Palmer, no con questo o ancora con quell’altro. Più che altro è un fastidio che deve subire chi mi avvicina. Anche di Salman Rushdie si parla più della bella fidanzata Padma Lakshmi che dei Versetti satanici».
Per mantenere la sua linea di partito, Rutelli ha mangiato per anni pane e cicoria. Voi?
Canalis: «Io sono sempre per le diete fai da te».
Corvaglia: «La linea non vincola di certo la mia vita».
Preferite la dieta di Berlusconi?
Canalis: «Non so neanche quale sia».


Corvaglia: «Io resto un’anarchica della cucina, la mia linea porta sempre al cioccolato».

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