Il candidato che mette d’accordo Pd, Pdl e Idv

L'antipolitico che piace ai partiti. Perché Valter Ricci, candidato sindaco di Davagna, non vuole sentire parlare di schieramenti politici nella sua lista. Una lista civica pura, quindi. A partire dal nome che suona come uno slogan: «Davagna di tutti». Eppure: da quando è partita la campagna elettorale non passa giorno che arrivino apprezzamenti a Ricci proprio da quei partiti lasciati alla finestra. Pd, Idv, Pdl. «Si tratta di un sostegno esterno, di una simpatia visto che nessun partito appoggia ufficialmente la lista», spiega il consigliere comunale Gianpaolo Malatesta (Pd) nel ruolo di coordinatore della campagna elettorale di Ricci. Che conferma: «Abbiamo avuto apprezzamenti e consensi sul programma da destra e da sinistra». Non ultimi, aggiunge Ricci, i Comunisti italiani che ancora una volta hanno rotto il patto d'acciaio con Rifondazione schierata, assicurano in paese, con Rinaldo Fontana, successore designato (con la lista «Insieme per Davagna») del due volte sindaco Candido Cevasco che in questa tornata elettorale si cimenta nel ruolo di potenziale vicesindaco.
Un testa a testa, quindi. Quasi un derby nel paese arroccato sulla sponda opposta a Bargagli. Tanto che per scaldare i muscoli e gli entusiasmi tra i davagnini, Ricci ha pensato bene di organizzare domenica scorsa un torneo di calciobalilla che ha avuto tre padrini in perfetto spirito bipartisan: Lorenzo Basso (consigliere regionale del Pd), Alberto Loi (consigliere municipale del Pdl) e l'assessore provinciale alle Politiche giovanili, Manuela Cappello (Idv). Ma l'argomento forte di Ricci sta nei componenti della lista: «sono tutti davagnini doc, nati e cresciuti in paese e nelle frazioni», assicura l'aspirante sindaco che di professione è autista dell'Amt.
E sul programma? Ricci parte dalle frazioni. Cavassolo, Scoffera, Moranego, Rosso, Calvari, Marsiglia, Meco. Nomi noti se non altro per la segnaletica stradale. Ma Ricci assicura: «al primo punto del programma c'è il recupero delle frazioni come Capenardo che vogliamo rilanciare per il paesaggio incantevole e come ritrovo domenicale per le gite fuori porta dei genovesi.

Tra gli impegni ci sono anche la cura del territorio, il rispetto dell'ambiente puntando sull'energia alternativa, la realizzazione di uno studio veterinario e la riduzione della tarsu con l'abolizione della tassa («unica in Italia», assicura Ricci) sulle legnaie.