Denunce, segnalazioni e persino un dossier che documenta decine di casi di maltrattamento di animali. Questa è la drammatica realtà che ruota attorno al canile di via Adamoli. Un «presente» in cui prevalgono soprattutto gravi carenze nei controlli sanitari. Il «futuro» non promette nulla di buono; basta gettare uno sguardo sulle alture di Sestri Ponente per vedere, ferma da mesi, la nuova Casa degli animali.
Il consigliere di Alleanza Nazionale in Comune Giuseppe Murolo ha presentato da tempo un'interrogazione urgente su tale questione. «L'Ufficio Diritti degli Animali - spiega -, continua a negare ai Presidenti della Associazioni di volontariato, informazioni dettagliate relative al movimento dei cani (entrate, uscite, decessi con relative motivazioni), relative al nominativo del personale medico veterinario, alle indicazioni dei centri convenzionati e alle modalità con cui si svolge il servizio. È assurdo che queste informazioni vengano negate appellandosi a cavilli burocratici non fondati, e in aperta violazione a quanto sottoscritto dalla civica amministrazione sul capitolato speciale e sul protocollo d'intesa».
Murolo si chiede per quale motivo l'assessore all'ambiente Luca Dallorto non abbia mai voluto approfondire le reiterate denunce verbali e scritte delle diverse associazioni di volontariato, trattandosi di un documento di severa critica alla direzione sanitaria del canile, sottoscritto ad oggi da oltre sessanta persone. «In risposta alla nostra protesta - spiega un volontario del comitato Buoncanile -, la direzione di via Adamoli ha reagito attraverso una serie di misure restrittive nei nostri confronti, come ad esempio quella di limitare i permessi di accesso all'infermeria secondo criteri poco chiari, escludendo i volontari di provata esperienza e che hanno fornito in passato un prezioso servizio di assistenza e somministrazione di terapie agli animali ricoverati. Il nostro comitato ha informato direttamente l'assessore Luca Dallorto e il consigliere regionale dei Verdi Cristina Morelli sulla gravità delle segnalazioni da noi trasmesse all'attenzione dell'Ufficio Diritti degli Animali, e raccolte in un dossier nel quale si evidenziano gravi carenze nei controlli dello stato sanitario, nelle misure di prevenzione per patologie importanti, nella gestione delle emergenze, nel controllo sanitario precedente e seguente l'adozione di animali del canile, e nella pratica dell'eutanasia quando questa serviva a porre termine alle sofferenze di animali agonizzanti».
Le risposte però tardano ad arrivare. Le priorità per l'assessore Dallorto e la consigliera Morelli forse, in questo momento sono altre, prima fra tutte far ripartire i lavori dell'incompiuta Casa degli animali a Sestri.
«Preoccupati per i picchi di mortalità osservati nel canile - continuano i volontari dell'Associazione -, abbiamo sentito la necessità di reperire informazioni dettagliate sulle attività della struttura di via Adamoli, per questo ci siamo appellati ad alcuni presidenti d'importanti associazioni animaliste.
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