Sport

Cannavaro&c. Ok, ma lasciamo fuori Moggi

di Marcello Chirico
Mi ritengo un uomo del presente e, come tale, non mi guardo mai indietro. Il passato, bello o brutto che sia, me lo lascio sempre alle spalle, convinto che il meglio debba ancora arrivare. Eppoi scusate, tifo Juventus, quindi mi attende sicuramente un futuro radioso, anche se - in questo momento - non sono in grado indicare una data del quando, per usare le parole di Camoranesi, la Juve tornerà ad essere la Juve. Per chi si accontenta e ragiona in piccolo - ed io non sono certo fra questi - già la stagione in corso andrebbe ascritta negli annali bianconeri come «straordinaria», il problema è che uno juventino che la straordinarietà l'ha conosciuta per davvero non ci casca in questi tranelli. Il bello deve ancora venire, e se per «bello» si intende anche Marcello Lippi la cosa non mi dispiacerebbe affatto. Certo, pure lui appartiene al passato bianconero, ma che passato, quello sì davvero «straordinario». Eppoi, è o non è il Marcello il ct campione del mondo in carica? Quindi, più che di passato remoto in questo caso trattasi di presente a tutti gli effetti. Se soltanto lo scorso anno ci fosse stato lui seduto sulla nostra panchina, be’, a contendere lo scudetto all'Inter saremmo stati noi, e magari lo avremmo pure vinto, perché in via Durini patiscono da morire la Juventus mica la Roma. E poi: torna pure Cannavaro? Scusate: ma pure lui non è ancora il capitano della nostra nazionale? E allora... Una cosa comunque è certa: non andremo a Caselle ad aspettarlo a braccia aperte. Prima chiede scusa e perdono pubblicamente a tutti e 14 i milioni di tifosi juventini per il tradimento di 3 anni fa e poi si rimette la nostra maglia. La Juve non è mica un porto di mare.
Insomma, quanlcuno dice che mancano solo Moggi, Giraudo e Bettega e la restaurazione bianconera sarebbe completata. Tanti juventini non aspettano altro, personalmente, con tutta la simpatia soprattutto verso Luciano, lo ritengo impossibile, nonostante le recenti cronache giudiziarie stiano dimostrando che il Mefistofele del calcio non era lui. Dopo la B e i 2 scudetti persi per le loro marachelle non penso che la proprietà sia disposta a dimenticare e perdonare. La Triade appartiene ad un passato rimosso (seppur con difficoltà) e che mai più tornerà. L'auspicio semmai è che alla Juve tornino a lavorare manager che sappiano di calcio e possano aiutare quelli attuali a ricostruire nel minor tempo possibile la «vera» Juventus.

Possibilmente quella del futuro prossimo e non remoto, visto che tre anni - tra Ranieri, Andrade, Tiago e Poulsen - sono già volati.

Commenti