Cultura e Spettacoli

Il "canone" di Francesco De Sanctis rivive nei palazzi del potere

Quirinale, Palazzo Chigi, Palazzo Madama e Montecitorio fanno da cornice alle letture dei grandi classici italiani amati dal critico irpino. Servillo, Bentivoglio, Lo Cascio, la Morante e la Bonaiuto ridanno voce a Leopardi, Machiavelli, Dante, Alfieri e Boccaccio

Un premio letterario e un ciclo di letture per ricordare il padre della critica letteraria italiana. La fondazione Francesco De Sanctis organizza per il 2009 una serie di letture dove ridare vita e voce ai protagonisti del canone desanctisiano, ovvero i protagonisti della letteratura italiana dalle origini al XIX secolo. Il ciclo di letture dei classici amati dal critico irpino (1817-1883) dal titolo «L'eredità di Francesco De Sanctis. Un viaggio tra i capolavori della letteratura italiana» durerà due mesi e verrà inaugurato il prossimo 16 marzo (ore 17), nel Salone delle Feste del Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Anna Bonaiuto e Toni Servillo leggeranno per l'occasione «La sera del dì di festa», «Il pensiero dominante», «Il tramonto della luna» e «La ginestra o il fiore del deserto» di Giacomo Leopardi. Introduce l'evento al Quirinale Giorgio Ficara, che è anche il direttore scientifico della fondazione.
Il ciclo proseguirà per otto settimane, fino all'11 maggio, ospitato nei più importanti luoghi istituzionali di Roma, dal Senato della Repubblica alla Camera dei Deputati sino al Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Un'occasione straordinaria anche per visitare (strettamente su prenotazione) luoghi solitamente chiusi al pubblico: dalla Sala Zuccari di Palazzo Madama alla Biblioteca Chigiana di Palazzo Chigi, alla Sala della Lupa di Montecitorio.
I già citati Servillo e Bonaiuto insieme con Fabrizio Bentivoglio presenteranno Leopardi, Alessandro Haber darà voce a una selezione delle pagine del «Decameron» di Boccaccio, Laura Morante proporrà «Il Principe» di Machiavelli, Claudia Gerini il XXX Canto del Purgatorio dantesco, Luigi Lo Cascio la «Gerusalemme liberata» di Tasso, Anna Galiena «I Trionfi» di Petrarca e Neri Marcorè la «Vita» di Vittorio Alfieri.
Così la Fondazione De Sanctis, nata nel 2008, intende dare nuova forza vitale ai classici più amati dal grande storico della letteratura a cui dobbiamo la formazione di una coscienza culturale del dopo Risorgimento. Tutto nasce dall'idea dell'ultimo erede (omonimo per giunta) del critico che, dopo aver ereditato l'archivio personale e la biblioteca del suo antenato - manoscritti, lettere, testi autografi e documenti inediti - ha deciso di puntare su alcuni grandi eventi che possano creare un proficuo contatto tra la grande letteratura, le istituzioni e le nuove generazioni.
Le letture saranno anticipate ogni volta da un'introduzione ad opera di italianisti e critici di fama come Giorgio Ficara, Antonio Debenedetti, Jacqueline Risset, Ernesto Ferrero, Nadia Fusini, Franco Cordelli, Aldo Schiavone e Alfonso Berardinelli. I testi saranno sottoposti a una reinterpretazione molto originale, si veda «Il Principe» di Machiavelli messo sotto la lente d'ingrandimento di un giurista-politologo come Aldo Schiavone, o la «Vita scritta da esso» di Vittorio Alfieri riletta dallo scrittore Ernesto Ferrero, o infine la lettura inedita delle eroine della «Gerusalemme Liberata» fatta da Nadia Fusini, già studiosa e scrittrice delle eroine della letteratura femminile tra Otto e Novecento. Gli autori e i testi selezionati sono quelli ai quali è dedicato uno spazio di maggior rilievo all'interno della «Storia della Letteratura Italiana» di Francesco De Sanctis: Dante, Petrarca, Boccaccio, Machiavelli, Tasso, Alfieri e Giacomo Leopardi.
La fondazione darà vita quest'anno anche a un premio per la saggistica la cui fase finale si terrà in ottobre. La giuria è composta dai più brillanti critici e studiosi italiani - Alfonso Berardinelli, Antonio Debenedetti, Alain Elkann, Giorgio Ficara (presidente), Nadia Fusini, Louis Godart, Raffaele La Capria, Giacomo Marramao, Jacqueline Risset, Vera Slepoj, Claudio Strinati. La manifestazione si rivolge alla saggistica in senso lato - letteraria, storica, artistica, filosofica, scientifica, economica e politica - e individua, ogni anno, un testo che innovi profondamente nella tecnica e nei contenuti stessi il genere. Accanto a questo riconoscimento principale e istituzionale, la giuria ha scelto di attribuire altri tre premi: per un saggio di autore straniero su argomento italiano, per un saggio breve pubblicato su rivista o di curatela di opera letteraria e per un saggio di divulgazione scientifica in collaborazione con Eni.

La densità dei premi dedicati alla narrativa in Italia è altissima: il premio De Sanctis per la saggistica nelle intenzioni degli organizzatori vuole, invece, colmare una lacuna, e con ciò reintrodurre, in maniera ambiziosa, sulla scena culturale del nostro Paese la letteratura e la critica letteraria, secondo l'insegnamento di De Sanctis, modello intellettuale e morale di riferimento.

Commenti