Roma

Capannelle ospita la vita «nuova» della band

Se c’è un animale da palcoscenico in grado di raccogliere l’eredità di Mick Jagger, Freddie Mercury e Steven Tyler, è donna e si fa chiamare Skin. Con gli Skunk Anansie, sarà possibile ammirarla stasera a «Rock in Roma», alle Capannelle. La band si è riunita l’anno scorso, dopo un lungo periodo di separazione. Evidentemente la voglia di tornare a fare rock insieme ha avuto la meglio, e gli Skunk Anansie si sono riaffacciati sulle scene con un «best of», arricchito da tre inediti, e con un tour invernale che ha dimostrato a tutti che la carica di energia della band era ancora intatta. Ora, mentre si attende un nuovo album (Wonderlustre, arriverà a settembre), Skin e soci stanno mettendo a ferro e fuoco le arene estive. Le notizie che arrivano da mezza Europa raccontano di uno spettacolo tirato, duro, coinvolgente; di una band in gran forma, pronta a dimostrare ancora una volta come si fa un concerto rock. D’altronde Skin, pur avendo superato i 40 anni, continua a saltare come una ragazzina, senza che questo crei qualche difficoltà al suo canto. E i tre che la accompagnano (Ace alla chitarra, Cass al basso e Mark alla batteria) non sono da meno, capaci di sfoderare riff taglienti e un accompagnamento ritmico agile e potente allo stesso tempo. La ballata Squander e la più tirata Because of you, inediti inclusi nella raccolta Smashes & trashes, sono due ottimi brani che andranno certamente ad arricchire la scaletta del concerto di stasera. Insieme a loro, sfileranno i classici della band, dall’immancabile Hedonism alle più dure Charlie big potato, Twisted, I can dream, Charity. Con la possibilità che sia della partita anche qualche brano del nuovo album.
Gli Skunk Anansie sono esplosi a metà del decennio scorso, con l’album Paranoid & sunburnt: un disco ricco di canzoni politiche, musicalmente aspro, che mise subito in evidenza il carisma di Skin. Qualcuno si spinse a definirla un incrocio tra Janis Joplin e Aretha Franklin, per la grinta mostrata sul palco e per le notevoli doti vocali. Al primo episodio discografico seguirono Stoosh e Post orgasmic chill, mostrando un progressivo addolcimento del sound della band. Dopo il tour seguito alla pubblicazione del terzo album, il quartetto decise di prendersi una pausa, durata quasi dieci anni. Ora, naturalmente, c’è molta curiosità per scoprire se Wonderlustre sarà all’altezza.

Già a metà agosto sarà possibile ascoltare il primo singolo My ugly boy, per farsi un'idea di quel che sarà.

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