Alessandro Parini
da Torino
Sarà la temperatura tiepida di un inedito sabato di gennaio. Sarà che tra una ventina di giorni inizieranno le Olimpiadi invernali e lui potrà anche rilassarsi andando a vedere (e tele-commentare) qualche partita di hockey ghiaccio, uno tra i suoi sport preferiti. Fatto sta che ieri Fabio Capello è apparso tranquillo e rilassato come non sempre capita. In fin dei conti, classifica alla mano, la Juve ha ancora un bel gruzzolo di punti sullInter e tanto basta al suo comandante. Gli altri fanno tabelle di riaggancio? Lui alza le spalle e se ne infischia: «Andiamo avanti partita dopo partita, abbiamo già i nostri pensieri così. Siamo di fronte a un tour de force allucinante, quattordici partite in una cinquantina di giorni: ci sarà spazio per tutti, ribadisco. Anche perché giovedì prossimo contro la Roma, in coppa Italia, il nostro spirito sarà lo stesso mostrato contro la Fiorentina». Cerano dubbi?
Si comincia però oggi, contro lEmpoli. E non si vede davvero come la Signora possa non portare a casa i tre punti, nonostante i toscani si presentino al Delle Alpi con un nuovo allenatore, Cagni al posto di Somma: «Sarà una squadra meno spregiudicata - è il pensiero di Capello -, ma la sostanza non cambia: noi dovremo pensare a fare il nostro gioco». Del Piero sfrutterà la squalifica di Ibrahimovic per accomodarsi al fianco di Trezeguet, Mutu prenderà il posto dellinfluenzato Nedved, Balzaretti e Zambrotta saranno confermati sulle fasce. Così sarà, con possibile turno di riposo per un centrale a scelta tra Vieira ed Emerson: nel caso, spazio a Giannichedda. «Giocheremo su un campo rizollato a tempo di record, già questo è un bel vantaggio - ha aggiunto Capello -. Siamo una squadra tecnica: più il campo è messo bene, più siamo contenti». E le tabelle altrui? «Io al loro posto farei lo stesso, parlino pure. Dico solo che la prestazione contro il Chievo mi lascia assolutamente tranquillo: risultato a parte, ho visto una Juve in salute. Mancini dice che la rimonta è impossibile? Non replico. Inzaghi pensa che i tre punti dello scontro diretto siano già del Milan? Idem come sopra». Inattaccabile.
E la (presunta) nuova mega-offerta del Real Madrid, 7,5 milioni lanno per allenare di nuovo le merengues? «Non male - è la replica di Don Fabio -.
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