Il cardinale Tettamanzi dà lezioni di politica: tra i prof dei suoi corsi anche un sindaco leghista

La sede della scuola è quanto di più laico si possa immaginare e cioè l’aula magna della Bocconi. È lì che il cardinale Dionigi Tettamanzi si prepara a salire in cattedra i primi di ottobre per inaugurare la scuola di formazione sociale e politica per giovani, anno accademico 2009-2010. I contatti con l’università sono già in corso. Tema della lezione: come mettere in pratica l’enciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI.
La scuola politica (cara alla sinistra) è un vecchio cavallo di battaglia della chiesa ambrosiana, inventata vent’anni fa dal cardinale Carlo Maria Martini, messa in soffitta per un po’ e rispolverata l’anno scorso come primo tentativo per vedere l’effetto che fa. Quest’anno arriva il rilancio in grande stile. Cinque corsi, nei principali centri della Diocesi. Milano, ma anche Lecco, Monza, Varese e Rho.
Tra i relatori il sindaco leghista di Seriate, Silvana Saita, ma anche Emilia Stoica, presidente della Lega Romeni in Italia. Segnale del desiderio di presentare la scuola come un’iniziativa trasversale, non legata a programmi né partiti. Tra i professori arruolati don Barbareschi, medaglia d’oro della Resistenza, e l’economista Stefano Zamagni.
Gianfranco Castro, uno dei responsabili dell’iniziativa. Snocciola gli ospiti politici della passata stagione, da Patrizia Toia del Pd a Cristiana Muscardini di An-Pdl, passando per Antonio Intiglietta (Cl e Compagnia delle Opere). Sintetizza: «Il nostro obiettivo è avere relatori di ogni orientamento. Crediamo sia anacronistico parlare di partito unico dei cattolici, la nostra ambizione è formare uomini che incidano nelle scelte concrete della società civile». L’anno scorso l’organizzatore era Enrico Marcora ed è finita come si sa, ovvero come una sua candidatura a presidente della provincia con l’Udc. «Ma appena presa la decisione di darsi alla politica attiva, si è subito dimesso» sottolinea Castro.
Teoria e pratica a braccetto, la scuola è considerata da Tettamanzi l’altra faccia del Fondo di solidarietà per i disoccupati, lanciato la notte di Natale e che ha raccolto cinque milioni di euro. «Il Fondo è la soluzione tampone, la formazione della classe dirigente il progetto a lungo termine» spiegano gli organizzatori.
Tra le materie di studio la Costituzione, la dottrina sociale della Chiesa, ma anche gite d’istruzione a Roma per visitare Camera, Senato e altri palazzi della politica e week end di esercizi spirituali all’eremo di San Salvatore di Erba.

Il corso è destinato ai giovani dai diciotto ai trent’anni (ma con elasticità), la frequenza è obbligatoria, bisogna giustificare le assenze e versare una quota di iscrizione di settanta euro (anche in questo caso, elasticità con chi non può permetterselo). Le iscrizioni sono aperte.

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