Cari studenti, a scuola non siete voi a dare i voti
12 Settembre 2007 - 03:09Caro studente, le difficoltà che avverti tu allinizio dellanno scolastico non sono delle novità assolute. Altri hanno studiato e sostenuto esami prima di te. Forse è bene che ascolti allaprirsi del nuovo anno scolastico: cè sempre da imparare qualcosa.
Non decidere tu, da solo, che cosa ti è utile studiare. Ignori che cosa ti riserva il futuro: magari qualche paginetta snobbata ti apre la strada a una professione e a degli interessi che ora non riesci nemmeno a immaginare.
Non dividere la vita tra una parte passata a imparare ripetendo ciò che ti è stato ficcato in zucca, e unaltra durante la quale sei chiamato a vomitare - scusami il termine - ciò che hai appreso magari a memoria.
Non vergognarti di studiare per te stesso. I furbi che evitano interrogazioni possono finire a parlare per tutta la vita di sport, di canzonette e di barzellette sciape.
Osserva che tuo padre e tua madre lavorano, di solito, otto ore al giorno. E non sostenere che si inizia a lavorare quando si smette di studiare: anche lo studio è un lavoro, e va iniziato appena si è capaci, non quando la memoria e lintelligenza fanno cilecca.
Se non sei figlio di conti o di baroni, i tuoi non assumono un precettore privato: al più possono metterti in una scuola di eccellenza; di solito ti infilano in una classe qualsiasi, dove puoi trovare amici eccelsi o tangherelli che magari si danno delle arie: fosse pure per qualche atto di bullismo che non riescono a dominare.
Aspetta a giudicare i maestri e i professori quando avrai capito cosa vogliono trasmetterti e se sono attenti alle esigenze della classe: anche alle tue esigenze. Non pretendere un corpo docente soltanto per te e fatto su tua misura.
Si impara ordinatamente quando ordinatamente si procede: basta uno scavezzacollo, magari un postupidotto, per impedire un insegnamento efficace e ciò va a danno non soltanto della classe, ma anche dei genitori e di chi deve avere cura di te.
Sii leale con i genitori in famiglia: meglio portare a casa una bocciatura che vivere in una finzione di meriti inesistenti.
Sta molto attento agli errori che puoi fare tu e che fanno anche altri: la vita procede per aggiustamenti e correzioni, non è liscia e dritta come una autostrada che ti porta dove non sai.
Se puoi, non limitarti al numero delle pagine che il programma stabilisce e il docente assegna: coltiva curiosità intellettuali che magari ti saranno più utili del programma stabilito dal ministero.
Tieni presente che il professore o il maestro sono anchessi persone da rispettare nella loro competenza e nel loro sforzo di comunicare delle cognizioni e delle tecniche di ragionamento.
Per conoscere il mondo si può cominciare dalla finestrella di una scuola elementare; purché non ci si rifiuti di guardarla più in là del piccolo orizzonte che ti si apre davanti.
Se sei credente o quasi credente o non credente esplicito, non chiudere il problema di fronte ai grandi problemi della vita. Una poesia, un teorema, un disegno possono spalancarti luniverso nelle sue meraviglie.
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