Feste e tortelli. Chiacchiere e maschere. Nonostante la crisi i milanesi per Carnevale non esitano a mettere mano al portafogli e, secondo la stima fatta dalla Camera di commercio, arriveranno a spendere oltre un milione di euro.
Non si tratta solo del costume di carnevale per i bambini che tra zorro e principesse, clown e fatine faranno innalzare le vendite di cartolerie e negozi specializzati del 5 per cento. Ma si tratta anche di feste in maschera per i più grandi: le serate a tema faranno lievitare gli incassi di discoteche e locali notturni del 16 per cento.
I costumi più gettonati per i più piccoli sono quelli ispirati alle maschere della tv seguiti subito dopo da quelle più classiche. Ma in queste giornate carnevalesche un bel più nel fatturato della giornata (esattamente cinque per cento) lo metteranno anche le pasticcerie grazie alla vendita di tortelli e chiacchiere. E a proposito di chiacchiere sabato grazie alla collaborazione con lassociazione panificatori di Milano, Monza e Brianza e Province aderente allUnione del Confcommercio di Milano ne saranno offerte ben venticinquemila a tutti i bambini in piazza San Fedele. Sul sito di Confcommercio (www.unionemilano.i) è possibile consultare e scaricare gli eventi organizzati per tutti i festeggiamenti a suon di coriandoli in città.
La Cina resta il leader indiscusso nelle importazioni di scherzi, giochi e oggetti legati al Carnevale: quasi il 60 per cento di tutti questi articoli vengono dalla Cina per un importo che, nei primi mesi del 2011 ha superato i 18 milioni di euro. Anche se rispetto allanno precedente è stato registrato un leggero calo del 12 per cento circa. Seguono a grande distanza Germania e Regno Unito.
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