Le «cartoline» di Judith Lange seducente diario d’artista

Per la prima volta lo spazio espositivo del Laboratorio Fotografico Corsetti (via dei Piceni 7/9 fino al 7 gennaio) ospita una mostra di arte figurativa. Un’eccezione dovuta alla straordinarietà dell’artista proposta, Judith Lange, pittrice e illustratrice inquieta e visionaria. Per questa esposizione, la Lange ha scelto come supporto un oggetto di uso comune, eppure inusuale come mezzo espressivo: la cartolina. Le cartoline sono messaggi in forma ridotta, sia visivamente sia nella scrittura, micro-storie di sentimenti e di memorie. Se sono sincere, le cartoline possono esprimere gioia ed esuberanza, pensieri tristi o spiritosi, ma anche sogni, fantasie, angosce, problemi privati o generali, l’effimero o la tragedia. Le cartoline della Lange sono nate da un bisogno intimo di fissare «la giornata» come un diario dei sentimenti buoni o cattivi che agitano la mente creativa. Con il tempo i disegni e le parole si sono espansi, allargati oltre la sfera personale o verso un destinatario conosciuto, quasi a voler lanciare un messaggio globale a qualcuno che è lontano, una figura invisibile da colpire con immagini e pensieri. Così sono nate storie talvolta dal significato oscuro, ma anche messaggi semplici e diretti che riguardano il quotidiano di ognuno. Il piccolo formato - così poco di moda - costringe l’artista a raccogliere i pensieri e chiede la stessa concentrazione allo spettatore, bombardato da centinaia di minuscole creature che affollano le cartoline.

Le 360 immagini presentate da Rolando ed Eugenio Corsetti sono suddivise in brevi cicli di cinque cartoline, molte delle quali appartengono a collezioni private. Tecnica mista. Inchiostro di china, tempera e matite colorate.

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