Una cena allitaliana senza pasta, un concerto rock senza chitarra elettrica, un Carnevale di Rio senza perizomi. Oppure una festa in Romagna senza Raoul Casadei: stessa identica sensazione di sacrilegio. Eppure, alla Notte Rosa in programma sabato sulla Riviera, il Re del Liscio non ci sarà. Ignorato, non invitato, snobbato. Una decisione quantomeno inaspettata, anche per linteressato, tanto da far nascere un sospetto: non è che dietro lostracismo ci sono motivi politici?
Se lo chiede lo stesso Casadei, il quale confessa: «Ho sempre votato per il governatore Errani (uomo del Pd in Emilia Romagna, ndr), ma a livello nazionale ho sempre detto di preferire Berlusconi». Sarà forse questo lo «stigma» che è costato la Notte Rosa a Raoul? Lui pare convinto: «Lanno scorso ci hanno dato il contentino della serata a Cesenatico, noi abbiamo portato Belen e abbiamo fatto il pienone. Questanno, su 300 appuntamenti, non cera spazio per noi?».
Insomma, i motivi possono essere due. Il primo, come detto, è politico, per cui «gli artisti devono essere antiberlusconiani a tutti i costi, devono stare nella pastura di sinistra». Il secondo è puro snobismo: «Hanno la puzza sotto il naso, si vergognano della tradizione romagnola e della nostra storia, che il Casadei Social Club porta in giro da 50 anni».
Casadei snobbato nella Romagna sua: «Perché voto Silvio»
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