Accorciare i tempi tra lo sgombero degli abusivi e l'assegnazione dell'alloggio popolare a chi è in lista d'attesa. É l'obiettivo di Aler Milano e Regione che stanno testando una nuova procedura per avviare immediatamente i lavori che servono a ripristinare la casa. Il sistema è partito a settembre, prevede la presenza di un tecnico Aler durante la fase di "escomio", la liberazione dell'alloggio, per verificare lo stato manutentivo, quantificare nel dettaglio l'importo dei lavori e procedere alla consegna diretta all'impresa incaricata di effettuare le opere. In questo modo si azzerano i tempi di fermo dell'alloggio e si evita il rischio di nuove occupazioni. "Il contrasto alle occupazioni abusive e la velocizzazione delle assegnazioni sottolinea l'assessore regionale alla Casa Paolo Franco - sono al centro della nostra azione. Abbiamo chiesto un ulteriore passo in avanti, procedure che migliorino sempre più i passaggi necessari per riqualificare e riassegnare gli alloggi occupati illegalmente, e questo ne è esempio concreto". Il messaggio per l'assessore deve essere chiaro: "Non c'è spazio per zone franche a Milano e in Lombardia". Nella fase sperimentale sono state organizzate azioni in sequenze operative brevi ed efficaci, che partono già dal momento dello sgombero o del rilascio da parte del precedente occupante con la messa in carico alla ditta di manutenzione in via diretta. Dall'avvio sono stati recuperati e affidati alle imprese 35 alloggi, sette dei quali già ultimati e in parte assegnati o in fase di abbinamento. Co questi sistema si eliminano le spese correlate alle operazioni di chiusura e messa in sicurezza dell'alloggio liberato, ad esempio le lastre per sigillare gli ingressi, visto che i lavori partono contestualmente allo sgombero. "Garantire alloggi in tempi brevi - afferma il presidente di Aler, Alan Rizzi -, ridurre i tempi di ristrutturazione, evitare il rischio di nuove occupazioni, tagliare i costi della messa in sicurezza sono gli obiettivi della nuova procedura. I risultati sono tangibili e quindi il sistema entrerà a regime nei primi mesi del prossimo anno". Soddisfatto anche il consigliere regionale d Fdi Marco Bestetti che si era battuto per questa modifica: "Ho lavorato con l'assessore e i vertici Aler per arrivare a questo risultato. Regione all'arrembaggio contro l'abusivismo nelle case popolari".
Ricorda che prima sugli alloggi sgomberati "veniva apposta una lastra di ferro per impedire nuovi accessi e le case venivano inserite nel piano delle manutenzioni per i necessari lavori interni e la futura assegnazione, con tempi però piuttosto dilatati e il rischio, in molti casi, che le lastre venissero divelte dai delinquenti per nuove occupazioni. Ora passiamo dalla lastra alla cazzuola, per consegnare subito le case alle famiglie che ne hanno davvero bisogno".