RomaOnorevole Francesco Pionati, La Russa ha avvisato Casini dicendo: «La politica dei due forni non paga. Se appoggia il candidato del Pd a Firenze non cè spazio per alcun accordo». Daccordo?
«Daccordissimo e non mi limiterei al caso di Firenze: o lUdc rientra in unalleanza organica col Pdl o nel centrodestra non cè spazio».
O dentro o fuori dappertutto?
«Mai come ora servono chiarezza, alleanze politiche serie e non ambiguità».
Casini appoggia il piddino Dellai a Trento, Cappellacci in Sardegna e alla provincia di Cosenza corre da solo. Cosè? Schizofrenia politica?
«È una chiara strategia. Ed è il motivo per cui me ne sono andato dallUdc e ho fondato lAlleanza di centro, fedele alleata del Pdl».
Ma Casini dice di essere neutrale.
«Finge: sei giorni su sette sostiene il Pd e laltro riposa. In tutti i passaggi chiave, dalle misure anticrisi al federalismo, Casini è più estremista di Franceschini e soci».
Ed è il motivo per cui ha sbattuto la porta dell'Udc?
«Esatto: perché so che geneticamente lUdc dovrebbe stare con il Pdl e non con la sinistra».
NellUdc la pensano in tanti come lei?
«So che cè molto malumore, soprattutto tra gli esponenti storici».
Quando lei se nè andato Pier Ferdinando sè infuriato?
«È un re di provincia che vuole un rapporto di lealtà incondizionata a se stesso e sta facendo fuori tutta la classe dirigente del partito a lui ostile».
Ma perché Casini è così antiberlusconiano?
«Sta scavalcando il Pd a sinistra per succhiargli il sangue in termini di elettorato. Il problema è che perde i voti moderati».
Lo ha detto a Casini?
«Certo. E quando me ne sono andato gli ho detto anche che la corsa con Di Pietro a chi è più estremista non minteressava».
Qual è il disegno attuale di Casini?
«Vuol fare il Prodi della situazione ma ha la sfortuna di voler puntare al Pd proprio mentre questo sta naufragando. E Berlusconi se la ride».
Enrico Letta, ma non solo, fa la corte a Casini e sogna di sostituirlo al sempre più imbarazzante Di Pietro. Ce la farà?
«Si porteranno in casa un cavallo di Troia che prima o poi li sfascia più di quanto stia già facendo ora».
Il Cavaliere ha sempre ripetuto: porte aperte ai centristi se vogliono venirci. Fa bene?
«Se lUdc facesse un congresso serio e il partito decidesse lappoggio al Pdl ne sarei felice. Lelettorato moderato sta con il centrodestra».
La sua Alleanza di centro è il quindicesimo partito centrista. Non sono troppi?
«Io sono per il bipolarismo e lavoro per portare nel centrodestra gli elettori di Udc e Udeur».
Al grande centro non ci crede?
«Non ci credono nemmeno gli italiani.
Certo che tra voi cè uno che si chiama Loperfido.
«Eh eh eh. Solo di nome: le assicuro che è un pezzo di pane».
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