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Il caso Alonso non si ripeterà

Parigi. Primo effetto della querelle monzese tra Renault, Ferrari e Federazione. Durante la terza sessione di qualifica, di sabato scorso, Alonso, nel proprio giro di lancio mentre spingeva per passare il traguardo prima dello scadere del tempo, aveva ostacolato (effetto scia) Felipe Massa dietro di lui e già nel pieno del proprio giro pole. La Ferrari aveva segnalato l’infrazione ai giudici che, a norma di regolamento, avevano retrocesso lo spagnolo di cinque posizioni in griglia. La Renault e Alonso avevano spiegato che non si trattava di una manovra intenzionale. Una volta puniti, Briatore e pilota avevano tuonato: «Mondiale già deciso, questo non è più uno sport». Per evitare il ripetersi di simili, spiacevoli, situazioni, Charlie Whiting, responsabile tecnico della Fia, ha inviato una lettera agli 11 team, spiegando che d’ora in poi non saranno più accettate le lamentele di un pilota che si ritiene rallentato da un altro.

I commissari interverranno solo in caso di manovre che appaiono, a loro giudizio, chiare e intenzionali.

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