RomaGiustizia contro politica in Brasile. Ieri il Supremo Tribunal federal (la Corte Costituzionale brasiliana) ha congelato la liberazione di Cesare Battisti dopo la decisione del Guardasigilli Tarso Genro di concedere lasilo allex terrorista italiano. Mentre da Roma il ministro della Giustizia Angelino Alfano annunciava la presentazione di una «istanza di ripensamento» da inviare al governo brasiliano, lesecutivo di Lula a Brasilia ha ricevuto la prima bocciatura formale. Il presidente del massimo organo della giustizia brasiliana, Gilmar Mendes, ha deciso infatti di chiedere il parere alla Procura generale della Repubblica in merito alla liberazione del pluriomicida. Soltanto dopo questa valutazione, il Supremo Tribunal prenderà una decisione definitiva. La difesa di Battisti aveva chiesto la liberazione immediata dellassistito (attualmente recluso nel carcere di Papuda, nella Capitale), e lestinzione dellestradizione dopo la concessione dellasilo da parte di Genro.
Lex leader dei Pac condannato in Italia per quattro omicidi non è quindi per il momento un uomo libero. Il potere giudiziario ha messo i bastoni tra le ruote al governo Lula. Governo peraltro non compatto sul caso Battisti: dopo le proteste del presidente del Senato, ieri anche il capo della diplomazia brasiliana, il ministro Celso Amorim, ha manifestato la sua perplessità sulla decisione del collega Guardasigilli, definendola «assurda».
Come se non bastasse, il quotidiano Folha de Sao Paulo ha rivelato ieri un altro ostacolo per la liberazione di Battisti, e non di poco conto: quando fu catturato da latitante a Copacabana, nel marzo del 2007, lex terrorista era in possesso di un passaporto falso, intestato a Michel Josè Manuel Gutierrez. E su questo particolare la giustizia brasiliana ha aperto un processo, in corso al tribunale federale di Rio de Janeiro: Battisti rischia una pena dai 2 ai 6 anni di reclusione.
Non è quindi solo lItalia a chiedere giustizia su Battisti (la decisione del governo Lula crea «un grave vulnus alla cooperazione» tra i due Paesi, ha sottolineato ieri il ministro degli Esteri Frattini), ma è la stessa giustizia brasiliana ad andare contro lesecutivo.
Ieri gli avvocati di Battisti hanno riferito che lex terrorista scrittore di noir si è dichiarato «sollevato» dopo la decisione dellasilo concesso dal Guardasigilli.
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