Roma - "Non ho posto alcuna condizione al parlamento sulla legge relativa al testamento biologico, ho solo ripetuto come Chiesa e come vescovi quella che è la dottrina cattolica sul valore indisponibile della vita". È quanto ha affermato questa mattina il cardinale Angelo Bagnasco a margine di un incontro svoltosi all’Università dei Legionari di Cristo, in merito al caso Englaro e alla possibile approvazione di una legge sul testamento biologico. In quanto al possibile negoziato parlamentare fra le diverse posizioni il cardinale ha affermato: "Questa sarà opera di chi ha tale delicata responsabilità".
"Cibo e acqua non sono cure" Cibo idratazione non sono "funzioni curative" ma elementi vitali. "Non mi pare - ha ribadito Bagnasco - che la comunità scientifica sia così assolutamente certa e univoca a riguardo su questa come su altre questioni. La dottrina cattolica e anche il buonsenso universale dice che tutti mangiano e bevono senza prendere alcuna medicina, il che significa, sostanzialmente, che non sono funzioni curative ma vitali per tutti, dal bambino piccolo all’anziano a noi adulti. Questa - ha concluso - è la testimonianza di partenza, inequivocabile".
La Chiesa e la secolarizzazione In Italia "la secolarizzazione non è stata incontrastata, anzi gli ultimi anni (vedi referendum sulla legge 40 o il Family day) hanno fatto emergere momenti particolari in cui la Chiesa è riuscita ad aggregare intorno a cruciali questioni antropologiche dei consensi significativi ben oltre la compagine credente".
Bagnasco ha poi sottolineato "il fatto che l’Italia rappresenta un terreno favorevole per la testimonianza cristiana perché in essa la Chiesa è una realtà molto viva che può dare risposte positive e convincenti agli interrogativi della gente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.